Dopo gli interventi di Carlo Benigni, dirigente del Servizio opere stradali e ferroviarie, e Sergio Deromedis, direttore dell’Ufficio Ufficio infrastrutture ciclopedonali, che hanno illustrato tra i diversi elementi la valenza strategica del progetto per il collegamento alla Ciclovia del Garda, al fine di intercettare i flussi turistici anche da nord, nonché per il completamento in prospettiva dell’anello Trento-Rovereto-Riva del Garda e ritorno verso il capoluogo attraverso la valle del Sarca, hanno preso la parola gli amministratori locali e il rappresentante dell’azienda per il turismo.
“Si tratta appunto di un potenziamento e di una riqualificazione di un percorso esistente, prezioso anche per la valorizzazione di un tratto di grande bellezza paesaggistica”, ha precisato il primo cittadino di Nago-Torbole Gianni Morandi. Cristina Santi, sindaco di Riva del Garda, ha parlato di “un’opera che aumenta la sicurezza e la percorribilità di un territorio fortemente amato dai ciclisti”: “Il nostro è un turismo che mette al primo posto l’ambiente e il territorio”, ha proseguito.
Per Ezio Tarolli, assessore della Comunità di valle Alto Garda e Ledro, intervenuto anche in rappresentanza del Comune di Arco, il bypass “è un tracciato capace di mettere in connessione i territori e tutte le persone particolarmente attente alla dimensione della mobilità sostenibile”.
“Ogni ciclabile che nasce significa auto in meno - queste le parole del presidente di Garda Trentino Silvio Rigatti -. Per una località che fonda la sua offerta sul cicloturismo, avere un nuovo percorso sicuro e dedicato, in questo caso per collegamento tra la valle dell’Adige con Torbole e Arco, è particolarmente importante”.
Descrizione dell’opera
L’unità funzionale 19 della Ciclovia del Garda, finanziata con fondi del PNRR – Missione 2 - Componente 2 – Rafforzamento della mobilità ciclistica, prevede la creazione di un collegamento con elevati standard di sicurezza e qualità tra Torbole e Nago, utilizzando in gran parte la viabilità secondaria esistente, già di fatto utilizzata per lo spostamento escursionistico e cicloturistico con mountain bike.
L’intero progetto si sviluppa in sede propria, con una larghezza di 3,00 metri più le banchine laterali. Per l’attraversamento sicuro della SS240 scendendo in direzione di Torbole, il progetto prevede all’altezza del bar “Sesto Grado” un nuovo sottopasso ciclopedonale in roccia che sbucherà a valle, lungo il lato ovest del tornante, cosiddetto “curva parabolica”.
PRINCIPALI DATI TECNICO – AMMINISTRATIVI.
Progettista: ing. Mattia Morghen (Provincia Autonoma di Trento - APOP)
Strutture: ing. Ruggero Cazzolli
Direttore dei Lavori: ing. Mattia Morghen (Provincia Autonoma di Trento - APOP)
Direzione operativa geologica: geol. Lorenzo Gislimberti (Provincia Autonoma di Trento - APOP)
Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione: ing. Gianpaolo Bonani
Impresa Appaltatrice: MORELLI S.r.l.
Responsabile del Procedimento: ing. Mario Monaco (Provincia Autonoma di Trento - APOP)
Importo lavori: 2.590747,21 euro a base d’asta di cui 110.327,55 euro per oneri per la sicurezza.
Importo contrattuale: 2.484.255,13 euro comprensivi degli oneri per la sicurezza, al netto del ribasso offerto pari a 8,369%.
Tempo contrattuale: 358 giorni naturali e consecutivi
Presunta ultimazione dei lavori: seconda metà 2025
Interviste, immagini e service a cura dell’Ufficio stampa
Maurizio Fugatti
Cristina Santi
Gianni Morandi
Silvio Rigatti
Ezio Tarolli
Service
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