Venerdì, 24 Febbraio 2023 - 13:54 Comunicato 489

Un’opera a campata unica in acciaio, con marciapiede e ciclabile, che si collegherà al nuovo svincolo della tangenziale. Fugatti: “Un intervento da quasi 16 milioni di euro per migliorare la sicurezza del fiume”
Ponte di Ravina, ecco il progetto della nuova struttura

Una struttura nuova di zecca, in acciaio. A forma di arco e a campata unica, senza interferenze con il corso dell’Adige. Lunga 103 metri e dotata di marciapiede e ciclabile su entrambi i lati. Ecco il progetto per il ponte di Ravina di Trento, sulla strada provinciale 90, che sarà completamente rifatto attraverso l’opera S-944 gestita dall’Agenzia provinciale per le opere pubbliche. “L’intervento – spiega il presidente della Provincia Maurizio Fugatti – servirà a realizzare un collegamento più funzionale e moderno e a migliorare sensibilmente la sezione idraulica del fiume in quel tratto, sostituendo l’attuale viadotto a due piloni. Un progetto del valore complessivo di quasi 16 milioni di euro – prosegue Fugatti – contestuale al riordino della viabilità nell’area adiacente al futuro Polo ospedaliero e universitario del Trentino, affidato alla struttura commissariale in qualità di opera strategica per il nostro territorio. I progetti previsti stanno procedendo in sinergia, grazie anche alla collaborazione tra le strutture tecniche della Provincia e le figure commissariali, introdotte su volontà della Giunta provinciale per accelerare gli interventi strategici”.
Entrambi gli interventi si serviranno infatti del piano di viabilità provvisoria (S-1032) realizzato dalla struttura commissariale, che prevede la deviazione del traffico su una bretella della tangenziale a est e la chiusura di via al Desert, dell’attuale svincolo e del ponte, per far spazio ai cantieri che avanzeranno in sinergia.
Il nuovo ponte di Ravina: la vista da nord [ Agenzia provinciale per le opere pubbliche - PAT]

Mentre le opere S-602 (il nuovo svincolo della tangenziale) e S1032 (viabilità provvisoria) sono state assegnate al commissario straordinario Gianfranco Cesarini Sforza, il rifacimento del ponte sul fiume Adige (opera S-944) è gestito dall’Ufficio infrastrutture stradali di Apop (Provincia) avvalendosi di professionisti esterni per quanto riguarda gli aspetti strutturali, geologici e relativi alla sicurezza.
Il progetto vede la firma dell’ingegner Paolo Nicolussi Paolaz che si avvale di alcuni collaboratori sempre interni all’Amministrazione fra i quali l’ing. Tiziana Moratti ed i geometri Mario Moser e Rosario Sala.
Il progetto definitivo del nuovo ponte è già stato valutato positivamente nella sede del Comitato tecnico amministrativo e il 28 febbraio si chiuderà l’iter autorizzativo con la Conferenza di servizi decisoria, seguirà l’attivazione della progettazione esecutiva. Si prevede di poter avviare all’appalto l’opera entro giugno 2023 con successiva realizzazione dei lavori nel corso del 2024-25.

Come sarà
La nuova struttura sull’Adige, visibile nei rendering realizzati da Apop, ha una larghezza di 21,30 metri, per ospitare la viabilità a due corsie, una per senso di marcia (di larghezza 3,5 metri e con banchine da un metro).
Le barriere stradali sono previste in acciaio zincato e situate tra la viabilità ed i percorsi pedonali.
L’impalcato ospita inoltre due marciapiedi larghi 1,5 metri e due piste ciclabili di 2,5 metri protette sul lato fiume da parapetti in acciaio inox satinato.

Oltre alla campata unica il ponte avrà le “spalle”, cioè i punti di aggancio con il terreno, poste al di fuori dalla golena. Elementi tecnici che favoriranno la sezione idraulica del fiume.

Il quadro economico complessivo dell’opera ammonta a 15.953.884 euro, di cui 12.268.370 per lavori. Per una durata dei lavori prevista di 550 giorni.

Il ponte si inserirà direttamente sulla nuova rotatoria ad ampio raggio prevista nell’ambito dello svincolo della tangenziale a Ravina.

(sv)


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