Martedì, 26 Agosto 2025 - 12:17 Comunicato 2308

Recital teatrale nel maniero trentino
Il Castello del Buonconsiglio e la rivoluzione contadina 500 anni dopo

In occasione del Cinquecentenario delle rivolte contadine nel Tirolo storico il Castello del Buonconsiglio propone un recital teatrale nelle giornate di sabato 30 e domenica 31 agosto ad ore 18. Consigliata la prenotazione .

Il giardino del Magno Palazzo [ Castello del Buonconsiglio ]

Sabato 30 e domenica 31 agosto ad ore 18 il Castello del Buonconsiglio di Trento proporrà il recital teatrale “Il sogno di essere uguali 1525- 2025”, ideato e messa in scena dal Club Armonia. Nell’estate del 1525 il Castello del Buonconsiglio venne prese d’assalto dai   contadini provenienti dalla Valsugana tanto da costringere  il principe vescovo Bernardo  Cles a fuggire a Riva del Garda sotto la protezione della Serenissima, e lì rimase fino a quando i mercenari arruolati dalla nobiltà locale non ebbero la meglio sugli insorti.  “Omnia sunt communia”: era questo il grido che riecheggiava anche fra le nostre valli esattamente cinquecento anni fa. Nel 1525 infatti, dopo le grandi ribellioni contadine che  sconvolsero la Germania centrale e meridionale e culminate con il massacro di Frankenhausen, i moti di rivolta di minatori e contadini scoppiarono anche nel salisburghese e nei due Principati vescovili di Trento e Bressanone. Il recital “IL SOGNO DI ESSERE UGUALI”, prova ad offrire un affresco di quelle pagine di storia locale, inserita nel grande contesto europeo che si muove dentro il fermento riformista e controriformista. Le cause vanno ricercate nelle terribili condizioni di vita alle quali sono costrette le classi inferiori, dentro un sistema feudale rigido e statico, gestito in prima persona dalla nobiltà locale e dal clero. Improvvisamente contadini e minatori insorgono nelle valli dell’Inn, come in Pusteria, nella Venosta e nella valle dell’Isarco, ma anche nelle valli di Non e Sole, nelle Giudicarie e in Valsugana, sotto la guida di Michael Gaismayr. Gaismayr insegue una sorta di “sogno egualitario” universale e legato dalla Parola di Dio. Dotato di indubbie doti leaderistiche, organizza i ribelli e li addestra in una lotta senza quartiere contro l’arciduca Ferdinando d’Asburgo. La rivolta passa alla storia come “Bauernkrieg” o “guerra rustica” e rappresenta forse un momento unico ed irripetibile di straordinaria unità delle terre e delle popolazioni tirolesi, a prescindere dalle differenze linguistiche e culturali dei vari gruppi etnici.  Posti prenotabili  vai email a  eventi@buonconsiglio.it.

(ac)


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