Per la Provincia autonoma di Trento erano presenti Valeria Placidi, dirigente generale del Dipartimento affari e relazioni istituzionali, che ha ricordato come il ruolo delle minoranze nell’autonomia vada supportato e tutelato, garantendo le risorse e puntando a risultati ancora migliori; Giuliana Cristoforetti, dirigente del Servizio minoranze linguistiche locali e audit europeo, che ha presentato il piano dell'informazione e la ripartizione del Fondo per le Minoranze 2022, facendo presenti anche molte attività di studio e promozione delle lingue e culture minoritarie trentine, come la ricerca sociolinguistica in atto e il volume del Ministero per i beni culturali sulle minoranze storiche nel nostro territorio; Paolo Simonetti, dirigente Umst per l'innovazione nei settori energia e telecomunicazioni, che ha invece parlato del futuro delle comunicazioni e dell'importanza di supportare progetti di cablaggio e fibra ottica anche per veicolare l'informazione nelle lingue minoritarie. All'incontro virtuale sono intervenuti gli attori e i rappresentanti delle istituzioni delle tre comunità di minoranza e il consigliere provinciale ladino Luca Guglielmi, che hanno espresso complessivamente il loro parere favorevole sui punti all'ordine del giorno.
Nel corso della Conferenza è stata appunto presentata la disponibilità delle risorse sul Fondo delle minoranze per il 2022, che è di 738.850 euro. La cifra è destinata a progetti particolarmente significativi ai fini della tutela delle minoranze linguistiche, proposti da amministrazioni locali, istituzioni scolastiche e istituti culturali, ad iniziative dirette della Provincia, al piano organico di interventi di politica linguistica e culturale del Comun General de Fascia, oltre che al piano dell'informazione. Secondo quanto previsto dalla normativa provinciale, infatti, i cittadini appartenenti alle popolazioni di minoranza hanno diritto di avere informazioni sia scritte che audiovisive nella lingua di ciascuna comunità. Obiettivo generale, far sì che la lingua di minoranza sia usata nella vita quotidiana individuale, famigliare e sociale, conferendole prestigio e visibilità. Si punta anche a migliorare la qualità e la varietà dell'informazione, dato che un ventaglio più ampio di argomenti trattati comporta una maggior ricerca lessicale e un rafforzamento della motivazione all’uso della lingua di minoranza. Altro punto di interesse, lo sviluppo delle competenze degli operatori e della rete delle collaborazioni all'interno delle tre comunità e l'uso delle tecnologie digitali e dei nuovi media per un maggior radicamento della lingua minoritaria tra le nuove generazioni.
Il piano degli interventi per l’editoria e l’informazione per l’anno 2022 era stato già valutato e condiviso nell'ambito del Tavolo della comunicazione delle Minoranze linguistiche. L’entità del finanziamento specifico ammonta a 435.624 euro. Tra le iniziative in programma, le uscite quindicinali delle pagine in mòcheno e cimbro su quotidiano locale, i telegiornali nelle stesse lingue, le produzioni televisive, le trasmissioni radiofoniche e il settimanale in ladino. È inoltre previsto uno stanziamento di 120.000 euro dedicato agli interventi di informazione che la Giunta provinciale decida di attuare direttamente per l’informazione radiotelevisiva in lingua madre - o per le popolazioni germanofone in tedesco - che verranno definiti nel corso dell’anno. In concreto, si guarda alla possibilità di far arrivare nei nostri territori di minoranza canali di lingua tedesca e ladina. Per quanto riguarda la convenzione RAI Com-PAT, altro punto all'ordine del giorno, è stato deliberato il rinnovo per il periodo fino a febbraio 2022, momento in cui verrà attivato lo switch off del canale denominato "Rai Sender Bozen".