Lunedì, 06 Ottobre 2025 - 15:34 Comunicato 2825

Prosegue il piano di Apss su indicazione della Provincia per dare piena funzionalità alla struttura sanitaria. Lunedì 13 ottobre al via il primo cantiere
Ospedale di Arco: partono gli interventi di riqualificazione dei padiglioni

Procede il piano di investimenti di Apss, in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, per dare piena funzionalità all’ospedale di Arco, secondo l’impegno assunto dalla Giunta provinciale per migliorare la struttura che serve tutto l’Alto Garda e Ledro. L’Azienda provinciale per i servizi sanitari, attraverso il proprio Dipartimento infrastrutture, ha avviato le procedure per gli interventi di riqualificazione dei padiglioni A e B, finanziati con 10 milioni di euro del Piano Nazionale Complementare al PNRR, che consentiranno la demolizione e la parziale ricostruzione del padiglione A (I lotto) e la riqualificazione sismica del padiglione B entro fine 2026. Per quanto concerne la demolizione del padiglione A (che ha un quadro economico complessivo di 1.400.000 euro) i lavori sono già stati aggiudicati: vincitrice della procedura negoziata è l’impresa Zampedri, che avvierà il cantiere lunedì 13 ottobre. A seguire è prevista la conclusione delle procedure di gara per il miglioramento sismico del padiglione B (4.336.342 euro di importo totale) e per la parziale ricostruzione del padiglione A (4.000.000 euro) che ospiterà i servizi generali dell’ospedale. La previsione è di riuscire ad assegnare tutti gli appalti, gestiti dal Dipartimento infrastrutture di APSS, diretto da Debora Furlani, con il proprio servizio gestione contratti, entro il mese di ottobre.
Ospedale di Arco [ Apss]

L’obiettivo generale della riqualificazione è consentire una razionalizzazione complessiva delle funzioni sanitarie che verranno ricollocate in maniera più organica consentendo di ottimizzare gli aspetti organizzativi. “Con questi importanti interventi - precisa il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti - si dà attuazione all’impegno assunto dalla Giunta provinciale di migliorare la struttura che è punto di riferimento per tutta la comunità dell’Alto Garda e Ledro e che opera in un ambito strategico del Trentino, anche dal punto di vista dell’attrattività turistica. Un ruolo, quello degli ospedali territoriali, che la Provincia intende consolidare come punti di eccellenza del sistema sanitario provinciale, in linea con gli investimenti che riguardano la costruzione della sanità trentina del futuro: dal radicamento territoriale dei servizi alla Scuola di medicina fino agli sforzi per l’attrattività del sistema e l’innovazione tecnologica”.

Anche secondo l’assessore provinciale alla salute e politiche sociali Mario Tonina, “gli interventi confermano la volontà della Giunta di investire risorse significative per offrire risposte efficaci e innovative alle esigenze concrete della comunità locale”. “La riqualificazione dei volumi dell’ospedale di Arco, in particolare - prosegue l’assessore -, si inserisce nel disegno collegato all’istituzione dell’Azienda sanitaria universitaria integrata (Asuit), al centro del provvedimento recentemente approvato, che prevede un ruolo sempre più centrale per questa e per altre strutture ospedaliere territoriali. L’ospedale di Arco infatti assumerà un ruolo maggiore per le eccellenze che la caratterizzano. Ma oltre ad un presidio ospedaliero più moderno - conclude Tonina - l’Alto Garda e Ledro beneficerà di nuove tecnologie diagnostiche, un modello di emergenza-urgenza più efficiente e servizi territoriali rafforzati”.

Come già precisato infatti dall’assessore nell’incontro con la Comunità Alto Garda e Ledro e i Comuni a Riva del Garda, entro novembre 2025 sarà operativa la nuova Tac, mentre entro dicembre sarà attivato il nuovo apparecchio radiologico telecomandato, senza interruzioni dei servizi. L’impegno è inoltre di concludere entro l’anno i lavori per l’avvio del nuovo robot ortopedico.
C’è poi il nuovo modello di auto sanitaria, attivo da novembre. Grazie all’introduzione di un mezzo di soccorso di base operativo dalle 8 alle 20, sarà possibile garantire un’équipe completa di quattro operatori negli interventi più complessi e una maggiore disponibilità dell’infermiere su un numero più ampio di soccorsi. Dal 2026, per la stagione estiva, è previsto inoltre l’avvio di un mezzo di soccorso avanzato diurno, che porterà a due i mezzi con infermiere disponibili contemporaneamente. Per rendere possibile questo potenziamento sono già stati assunti 9 operatori tecnici dell’assistenza sanitaria e 3 infermieri.

(sv)


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