Provincia autonoma e Comune di Trento comprendono le preoccupazioni dei cittadini, derivanti non solo dalla complessità del progetto, ma anche da alcune informazioni non corrette diffuse a più riprese nelle ultime settimane. Per questo hanno chiesto a Rfi la massima trasparenza riguardo ai lavori in corso che devono essere accompagnati da informazioni puntuali ed esaustive in modo da rispondere ai dubbi e alle domande legittime dei cittadini.
La commissaria ha dichiarato di comprendere le difficoltà del territorio e ha annunciato l’attivazione di alcune iniziative: da fine settembre sarà attivo un Infopoint presidiato da tecnici in grado di dare informazioni di dettaglio, che si affiancherà al canale dell’Osservatorio ambientale. Da fine agosto, finché non sarà aperto l’Infopoint, due tecnici di Italferr saranno a disposizione all’interno di TrentoLab con modalità e orari che saranno resi noti a breve.
Anche il consorzio Tridentum avrà un referente media di cantiere che potrà essere un punto di riferimento per gli organi d’informazione. Infine, anche per dare ai cittadini informazioni preventive, saranno utilizzati i pannelli sul cantiere (i cosiddetti “cantieri parlanti”) e le note informative distribuite in occasione di interventi significativi nell’abitato vicino alla zona dei lavori.
Provincia autonoma e Comune di Trento hanno infine ribadito il pieno appoggio al progetto della Circonvallazione ferroviaria e sottolineato che la modifica al tracciato non è nel modo più assoluto tra le opzioni attualmente sul tavolo. Entrambi gli enti sono concordi nel ritenere che cambiare oggi il disegno del bypass avrebbe molteplici conseguenze, tutte negative: significherebbe perdere l’occasione di affrontare il tema delle zone inquinate, perdere il finanziamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza e aprire la porta a contenziosi infiniti. In definitiva: mettere mano al tracciato oggi comporterebbe la rinuncia definitiva alla Circonvallazione ferroviaria e dunque al trasferimento su rotaia delle merci che intasano l’autostrada del Brennero, prima e indispensabile premessa a una revisione della mobilità cittadina e provinciale ispirata ai principi della sostenibilità. Non ultimo, anche il progetto integrato, con il previsto potenziamento della Trento-Malè e l’interramento della ferrovia storica, dovrebbe essere accantonato insieme alla rigenerazione della zona centrale della città oggi occupata dall’areale ferroviario.
Si ricorda inoltre che la scelta dell’attuale tracciato è il frutto di un confronto pluridecennale durante il quale sono state vagliate più ipotesi progettuali. Scartate quelle più impattanti dal punto di vista ambientale, si è approdati nel 2018 alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra Provincia, Comune di Trento e Rfi e quindi allo sviluppo di un piano di fattibilità tecnico-economica che ha avuto il via libera dal Consiglio superiore dei lavori pubblici e dal Ministero dell’Ambiente.