Giovedì, 31 Ottobre 2024 - 08:53 Comunicato 3012

L’opera inserita nell’aggiornamento del Documento di programmazione degli interventi. Fugatti: “Investimento che migliorerà percorribilità e sicurezza”
Valfloriana, 2 milioni per la sistemazione della SP250

Sarà finanziato con due milioni di euro l’adeguamento della viabilità della SP250 nel comune di Valfloriana. L'opera sarà inserita nell’aggiornamento del Documento di programmazione degli interventi per la legislatura, prossimo all’approvazione, su proposta del presidente Maurizio Fugatti, che nei giorni scorsi ha incontrato il primo cittadino Michele Tonini per discutere dei lavori in programma sulla arteria viaria.
"Questo intervento ha l’obiettivo di migliorare la percorribilità di una strada di grande rilevanza per la comunità e che attualmente presenta criticità dovute alla sua sede stradale stretta e non conforme agli standard di sicurezza. L’intervento mira quindi a realizzare le necessarie opere di adeguamento e messa in sicurezza, rendendo la strada più agevole e sicura per tutti" le parole del presidente.
Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio FUGATTI [ Archivio Ufficio Stampa PAT ]

L’opera (in sigla S-1066) prevede la realizzazione di alcune piazzole di allargamento al fine di agevolare il passaggio dei veicoli nel doppio senso di marcia e la messa in posa di alcuni tratti di guardrail al fine di migliorare la sicurezza complessiva per gli automobilisti.

Accoglie con soddisfazione il finanziamento degli interventi sulla SP 250 il sindaco di Valfloriana, Michele Tonini. “Siamo felici e sollevati - il suo commento -. La strada necessita da anni di lavori di adeguamento e messa in sicurezza e voglio ringraziare il presidente e l’amministrazione provinciale per la sensibilità dimostrata nei confronti delle esigenze della nostra comunità. Avere una viabilità migliorata inoltre, considerata anche la relativa vicinanza al fiemmese e al pinetano, può renderci più appetibili anche da un punto di vista abitativo, consentendoci di valorizzare il patrimonio edilizio non utilizzato e mantenendo vivi i nostri centri” ancora Tonini.

(sr)


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