
Come spiega il titolo stesso del progetto (traducibile con “il palco è vostro” o “a voi la parola”) i tre musei hanno messo al centro delle proprie attività le persone, promuovendo quello che gli addetti ai lavori chiamano engagement: impegno, partecipazione, coinvolgimento. Obbiettivo: rovesciare le prospettive.
Ogni museo ha collaborato con attori sociali presenti sul proprio territorio, coinvolgendone le comunità di riferimento. Sviluppando processi di collaborazione inediti, su scala internazionale e parallelamente locale, i musei si sono impegnati nella costruzione di reti per favorire il confronto, lo scambio di pratiche virtuose, la condivisione di conoscenze.
I diversi pubblici non sono stati semplicemente invitati al museo per sperimentarne le narrazioni, ma sono stati coinvolti nella creazione di nuove storie.
Nel biennio di lavoro, i singoli musei hanno organizzato un fitto programma di eventi destinato ai pubblici non tradizionali (che alcuni chiamano “non pubblici” ma che al Mart si preferisce chiamare “pubblici del futuro”) e una residenza di lavoro, scambio e confronto (novembre 2023, Rotterdam; febbraio 2024, Rovereto; novembre 2024, Vienna).
A conclusione di ognuna delle residenze si sono tenuti gli incontri con i rappresentanti dei tre musei e i loro partner e una presentazione aperta al pubblico; infine è stato organizzato un seminario conclusivo (Rotterdam, 20 e 21 marzo 2025).
I partner del Mart sono stati la Libera Accademia di Belle Arti di Brescia (succursale di Rovereto), La Foresta Accademia di comunità e l’associazione Office for a Human Theatre.
A Rovereto è stato sviluppato un programma di una decina di attività ed eventi finalizzati allo sviluppo di nuovi pubblici, all’accessibilità della cultura e al rapporto tra i giovani e il museo.
In allegato comunicato stampa