
Il Mart per la scuola
Il Mart collabora ogni anno con nidi, scuole dell’infanzia, primarie e secondarie per la realizzazione di progetti didattici sperimentali in museo, nelle classi, nei laboratori.
I progetti del Mart per la scuola promuovono esperienze estetiche che educano la sensibilità, incoraggiano la scoperta e la creazione. I partecipanti hanno la possibilità di irrobustire i propri “muscoli mentali” e di formare il loro modo di immaginare e di pensare.
Nel 2024 il Mart ha proposto oltre 50 progetti alle scuole di ogni ordine e grado, coinvolgendo quasi 30mila studenti, oltre 1300 classi e circa 700 insegnanti.
A questi si aggiungono i percorsi guidati all’interno delle mostre, il progetto Nidi d’arte per i piccolissimi, i programmi sperimentali didattici su richiesta e i tre cicli di incontri online di approfondimento, aperti a tutti (Io, l’arte e l’estetica; Io, l’arte e i Futuri; Un pensiero Gentile).
Le proposte per la scuola 2025 sono disponibili nella brochure diramata a tutti i docenti e scaricabile dal sito del museo .
All’interno di questa ampia e variegata offerta è previsto il coinvolgimento dell’influencer Pietro Fanelli invitato a partecipare a uno degli appuntamenti del ciclo di incontri online Io, l’arte e l’estetica e a tenere un laboratorio per le scuole secondarie. Fanelli ha partecipato anche all’Open day per docenti del 6 settembre.
Io, l’arte e l’estetica
Giunto alla sua ottava edizione, il ciclo di incontri online sui sensi e sui linguaggi della contemporaneità Io, l’arte e l’estetica si sviluppa in nove appuntamenti con dieci ospiti.
I sei appuntamenti dello scorso anno sono stati seguiti da quasi 500 persone.
In collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze, il palinsesto è curato da Valerio Orlandini e Robert Zamboni, Conservatorio di Firenze, che hanno invitato filosofi, tecnologi, docenti universitari e poeti a offrire pensieri e riflessioni sul presente e sugli scenari che cambiano.
Il filo rosso di quest’anno, ossia il tema che lega tutti gli appuntamenti, è il rapporto tra l’essere umano culturale e la macchina, tra l’estetica e l’intelligenza artificiale. In un presente caratterizzato dalla “proliferazione di tecnologie che non si limitano a riconoscere il mondo sensibile ma lo generano, manipolano, organizzano e diffondono, come cambia la nostra percezione del mondo quando il percepibile è modificato da processi computazionali?”
- 12 settembre, Percepire. Con Roberto Neri, Conservatorio Firenze
- 19 settembre, Pensare. Con Federico Leoni, Università di Verona
- 26 settembre, Rappresentare. Con David Bianco, Accademia di Firenze
- 3 ottobre, Astrarre. Con Robert Zamboni e Valerio Orlandini, Conservatorio di Firenze
- 17 ottobre, Comporre. Con Simone Conforti, IRCAM Parigi
- 24 ottobre, Digerire. Con Gaia Tedone, Università di Bergamo
- 31 ottobre, Esternalizzare. Con Emanuele Arielli, IUAV
- 7 novembre, To Phrase/Formulare. Con Clemens Apprich. Universität für Angewandte Kunste Wien
Il 14 novembre, l’incontro conclusivo avrà come ospite il giovane influencer Pietro Fanelli che dialogherà con il responsabile dell’Area educazione del Mart, Carlo Tamanini. Con il titolo Scegliere. La vita e la poesia, il dibattito verterà sull’esperienza personale di Fanelli, relativamente al ruolo dell’arte nella sua formazione umana.
Laboratorio per la scuola secondaria di primo e secondo grado
Tra le decine di laboratori dell’a.a. 2025/2026 proposti per le scuole c’è: Quadri e poesie, con Pietro Fanelli. Il laboratorio si svolgerà all’interno delle sale del museo, suggerendo pratiche insolite e inedite di valorizzazione e fruizione del patrimonio museale.
(Si tratta di laboratori che il Mart inserisce nel suo catalogo di proposte per la scuola e che possono essere “attivati” su scelta degli insegnanti. Se richiesto, il laboratorio potrà attivato al massimo 7 volte, nei giorni 3-4-5-6 febbraio 2026).
“Che relazioni intercorrono tra poesia e arte figurativa? Esistono analogie tra atmosfere dipinte e stati d’animo suggeriti da versi poetici? Le parole del giovane poeta Pietro Fanelli risuonano nel museo e si addensano nelle opere d’arte esposte al Mart. Ogni studentessa e ogni studente individua propri abbinamenti e ne discute con la classe. Le parole più significative di ogni poesia creano un’installazione collettiva ambientale.”
Perché Pietro Fanelli al Mart?
Con l’invito a Pietro Fanelli, il Mart ha deciso di sperimentare un’ipotesi insolita, di scardinare i soliti schemi e, perché no, di giocare un po’ con la provocazione. La sfida è quella di risemantizzare la poesia giocandoci, avvicinandosi in modo inconsueto, mescolando “cultura alta” e cultura pop. Oggi quello della poesia è un linguaggio percepito come distante, difficile, ostico.L’idea di invitare un giovane influencer può apparire insolita o dirompente, ma di fatto presenta diversi punti di forza:
-
Linguaggio
Pietro Fanelli parla un linguaggio familiare e diretto, lontano dal gergo specialistico che a volte caratterizza gli ambienti accademici. In qualche modo richiama un dibattito antico: la tensione tra ciò che viene percepito come colto e ciò che viene giudicato popolare. -
Età/Contesto
Pietro Fanelli ha 24 anni. È evidente che un giovane autore debba dimostrare la solidità della sua proposta poetica, ma la storia è ricca di esempi che insegnano come la cultura si rinnovi nel confronto con linguaggi e personaggi inizialmente percepiti come “estranei” e “popolari”. La giovane età di Fanelli lo rende inoltre più vicino agli studenti, creando connessioni generazionali ed emotive. -
Coinvolgimento
L’influencer è per antonomasia una persona che parla e comunica sé stessa. La poesia diventa quindi esperienza personale, autentica, vera. -
Attualità
Fanelli è giovane e rappresenta una delle varianti del presente. È possibile che con gli influencer la poesia diventi quotidiana e possa abitare anche fuori dai libri, nella musica, sui social, persino nei meme.
Gli incontri con Fanelli sono un invito a proporre la poesia non solo come un argomento da insegnare/studiare, ma come un linguaggio per connettersi con sé stessi, con i pari, con gli insegnanti (rapporti all’interno del gruppo classe, rapporto insegnanti/studenti) e una a pratica contemporanea con cui cimentarsi, in classe e fuori, anche sulle piattaforme sulle quali gli studenti sono già attivi come TikTok, YouTube, Instagram (costruire nuove narrazioni personali e collettive, imparare a muoversi negli ambiti reali e in quelli virtuali).
L’invito ai media e ai follower
I social sono luoghi virtuali che possono diventare problematici, violenti, pericolosi, per questo è sempre più urgente educare giovani e adulti all’uso dei new media. È importante proporre nuovi modi per abitare il web, nuove posture che favoriscano la creatività - ma anche la democrazia culturale, l’accessibilità, l’espressione del sé – e che includano linguaggi o costumi non riconosciuti allo stesso modi da tutte le generazioni.
A questo proposito, il Mart prende le distanze dalle campagne di odio o dalle polemiche dirette a Pietro Fanelli o a qualsiasi persona attiva sui social; condanna fermamente il cyber bullismo, lo shit storm e i messaggi di odio che si stanno riversando su Pietro Fanelli a cui va la solidarietà del museo.