
Il nuovo sistema di monitoraggio – del valore di quasi 50mila euro – è dotato di sei monitor multiparametrici per la rilevazione dei parametri vitali (tracciato ECG grafico, frequenza respiratoria, pressione arteriosa e ossigenazione del sangue) dei pazienti al posto letto e da sei telemetrie per la rilevazione dei parametri vitali dei pazienti degenti in grado di deambulare. Tutti i parametri rilevati sono riportati alla centrale di monitoraggio per la sorveglianza centralizzata da parte del personale sanitario, permettendo quindi la visione e la revisione dell’andamento dei parametri stessi, con l’istantanea segnalazione di eventuali alterazioni e/o condizioni di criticità tramite allarmi acustici e visivi. Il nuovo sistema sarà utilizzato per la gestione dei pazienti più critici e instabili ricoverati nell’alta intensità del reparto di medicina, dove vengono gestiti circa 300 pazienti con diverse patologie: le più frequenti sono quelle di tipo cardiologico (infarto miocardico, aritmie etc.), le insufficienze respiratorie acute e le infezioni gravi. Il sistema può essere utilizzato anche per il monitoraggio telemetrico tramite un registratore applicato al paziente ricoverato nel reparto di media intensità, qualora la necessità di monitoraggio sia limitata all’attività elettrica cardiaca per poter identificare problemi di natura aritmica di varia natura.
Ad illustrare le potenzialità della nuova strumentazione è stato il direttore della medicina interna Dimitri Peterlana: «In generale il sistema di monitoraggio nel reparto di medicina ha un ruolo fondamentale per garantire la sicurezza e la qualità dell’assistenza ai pazienti. Strumenti all’avanguardia come questo permettono al personale del reparto di esprimere al meglio le proprie competenze, perché favoriscono l’accuratezza diagnostica e la gestione di pazienti sempre più complessi, e quindi, in sintesi, una migliore qualità delle cure».
«Questo gesto di grande generosità – ha dichiarato il direttore generale Ferro – consentirà all’ospedale di Borgo di dotarsi di strumentazioni all’avanguardia, fondamentali per migliorare la qualità dell’assistenza nel reparto di medicina. Il San Lorenzo è un nodo strategico all’interno della nostra rete ospedaliera: ospita numerose eccellenze e sarà ulteriormente valorizzato grazie agli importanti lavori di ampliamento attualmente in corso, sostenuti da investimenti significativi. I lavori procedono a ritmo sostenuto per rispettare le scadenze previste dal PNRR e permetteranno di disporre di spazi più ampi ed efficienti per il pronto soccorso, il laboratorio e le sale operatorie. Parallelamente, stiamo investendo anche sull’infrastruttura tecnologica, con l’imminente aggiornamento del Sistema informativo ospedaliero, come sta avvenendo in questi giorni al pronto soccorso dell’ospedale di Rovereto. In questo contesto di trasformazione e potenziamento, vogliamo preparare anche i cittadini a un percorso che, seppur necessario, potrebbe comportare qualche disagio temporaneo. La prospettiva è però quella di avere un presidio ospedaliero sempre più moderno ed efficiente. Insieme alla riforma della medicina territoriale prevista dal DM77 tutto ciò ci permetterà di garantire anche nelle aree più periferiche servizi sanitari di qualità, in linea con il modello di sanità di prossimità».
«Voglio ringraziare il mondo della cooperazione – ha sottolineato l’assessore Tonina – per la sensibilità, l’attenzione e la vicinanza che da sempre garantisce al territorio e alla sua cittadinanza, a maggior ragione in un momento così importante che lo vede celebrare i suoi 130 anni. La donazione di questo sistema di monitoraggio non è solo un gesto di grande generosità, ma anche un bell’esempio di responsabilità sociale nei confronti dell’ospedale e della comunità tutta. Quando si lavora insieme si può guardare lontano con ottimismo». L’assessore, che prima dell’incontro con la stampa ha fatto un breve sopralluogo nella zona del futuro PS, ha ribadito la volontà di valorizzare l’ospedale San Lorenzo, anche nell’ottica del futuro passaggio all’Azienda sanitaria universitaria integrata del Trentino, all’interno della quale gli ospedali territoriali giocheranno un ruolo ancora più strategico. Infine, il grazie a tutto il personale: «non smetterò mai di ringraziare chi a vario titolo ogni giorno lavora in questa struttura per garantire servizi di qualità e rispondere al meglio ai bisogni di salute della comunità. Grazie a questa nuova strumentazione sarà valorizzato anche il vostro lavoro».
«Con questo gesto – ha dichiarato il presidente della Cassa Rurale Valsugana e Tesino Dandrea – portiamo avanti il nostro impegno nei confronti del territorio. Cooperazione significa collaborazione, anche tra istituzioni. Le nostre azioni continuano con impegno e nell’ultima assemblea abbiamo destinato una cifra importante a sostegno del territorio e della comunità. Iniziative come questa, che rappresentano una risposta concreta ai bisogni dei cittadini, sono gocce in un mare vasto, ma sono proprio queste gocce a fare la differenza».
Service video a cura dell'Ufficio stampa PAT disponibile qui.