Giovedì, 13 Giugno 2024 - 16:55 Comunicato 1585

Il 22 e 23 giugno due giornate dedicate alla memoria con protagonista la mostra “1914-1918 “La Gran Vera - La Grande Guerra: Galizia-Dolomiti”
“Monc de Pèsc - Montagne di Pace”: il ricordo della Grande Guerra per promuovere la pace

Oltre centoventimila visitatori, migliaia di pezzi originali esposti in cinque sezioni con diverse ricostruzioni ambientali d’epoca e decine di servizi su media italiani e internazionali. A dieci anni dal debutto, “1914-1918 - La Gran Vera - La Grande Guerra: Galizia-Dolomiti”, mostra temporanea di successo divenuta permanente, è al centro di “Monc de Pèsc - Montagne di Pace”, il 22 e 23 giugno a Moena. Due giornate che l’Istituto Culturale Ladino “majon di fascegn” con l’Associazione “Sul Fronte dei Ricordi” e il Comune di Moena hanno concepito, quando la guerra
scuote il cuore dell’Europa e la Palestina, per sostenere con convinzione la pace, facendo memoria costruttiva del terribile conflitto vissuto, 110 anni fa, anche in Val di Fassa.
"Il nostro territorio e le nostre comunità sono stati testimoni diretti della Grande Guerra e i segni che ha lasciato questo tragico evento sono ancora visibili - commenta la vicepresidente e assessore all’istruzione, cultura e sport, politiche per la famiglia, per i giovani e per le pari opportunità Francesca Gerosa - Queste tracce ci parlano e parlano soprattutto alle nuove generazioni, offrendo uno spunto di riflessione importante sul valore della pace e sulla necessità di avere una consapevolezza sul ruolo che ciascuno di noi ha nella costruzione della pace stessa, specialmente in questo momento in cui vicino a noi tante persone vivono ancora il dramma della guerra. Ogni occasione, perciò, che ci invita a queste riflessioni è preziosa e credo che il contributo dell’iniziativa promossa dall'Istituto Culturale Ladino abbia il merito di dare gli strumenti adeguati, quelli della cultura e della rievocazione storica, per leggere una fase complessa e dolorosa della nostra storia".
[ Archivio “1914-1918 - La Gran Vera - La Grande Guerra: Galizia - Dolomiti”]

Le due giornate dedicate alla memoria sono state presentate questa mattina nel corso di una conferenza stampa al Teatro Sociale di Trento da Sabrina Rasom (direttrice dell’Istituto Culturale Ladino), Michele Simonetti Federspiel (curatore scientifico della Mostra), Bernardino Chiocchetti (presidente dell’Istituto Ladino), Giuseppe Detomas (procurador del Comun general de Fascia) e Cristina Donei (vicesindaco del Comune di Moena), alla presenza del consigliere provinciale, Walter Kaswalder.

"Si tratta del fiore all’occhiello dell'offerta museale sul territorio - dice Sabrina Rasom, direttrice della Majon di Fascegn” - e ci auguriamo che possa presto concretizzarsi il progetto di farla divenire nuova sezione sul territorio del Museo Ladino di Fassa".
Nella due giorni moenese di fine giugno, tra le piazze del paese e in località Fango (sulla strada che porta a Passo San Pellegrino), verrà proposta una straordinaria ricostruzione della vita quotidiana militare, in prima linea e nelle retrovie, con una sessantina di rievocatori storici nelle uniformi di quasi tutti i corpi italiani, tedeschi, austriaci e bosniaci, coinvolti lungo le linee tra Marmolada e Passo San Pellegrino. "Desideriamo porre l’accento sulla quotidianità dei soldati, sul loro abbigliamento, le vettovaglie, l’attrezzatura che usavano, con un occhio particolare alla tecnologia. Il 1914, oggi, appare molto distante da noi, ma all’epoca c’era già tanta tecnologia disponibile, dal telefono, all’aeroplano, all’eliografo. Di quest’ultimo ne avremo un esempio a Moena", sottolinea Michele Simonetti Federspiel curatore, assieme a Mauro Caimi, della mostra “La Gran Vera” e anche della rievocazione del 22 e 23 giugno.

Le attività si concentreranno in particolare sabato 22 quando, sin dal mattino, gli allestimenti si animeranno grazie ai rievocatori intenti a compiere le azioni del tempo, tra manovre, preparazione del caffè e del rancio militare (con possibilità di assaggio per i visitatori), ma anche taglio di capelli con il barbiere militare e pure fotografo da campo. Foto d’epoca di grande formato sono collocate in diversi punti del paese per ricreare l’atmosfera vissuta in valle nel periodo bellico.
"Oltre all’affetto per questa terra che custodisce le mie origini - dice Federspiel - mi sono appassionato a questo particolare momento storico vissuto da Moena e dalla Val di Fassa, perché rappresenta un caso speciale: qui la popolazione civile, dopo un primo sfollamento, torna in paese. Donne, bambini, ragazzi e anziani rimangono nelle loro povere abitazioni mentre padri, figli e mariti combattono a soli quattro chilometri da casa, per difendere la valle. Per la popolazione locale sono stati anni difficili con tante tensioni, fame e privazioni: l’esercito pagava ma portava via materiali, legna, bestiame. Nota positiva è il numero ridotto di civili morti, specie se confrontato con quello dei caduti in prima linea sulle cime poco distanti".

Naturalmente, sarà possibile visitare la mostra “La Gran Vera” (ore 10-12.30 e 15.30 - 19) pure la sera del sabato (ore 20.45) con la presenza dei rievocatori che renderanno il percorso particolarmente realistico. Si potrà poi assistere (ore 15.30) alla proiezione di tre film d’epoca: “Helden im Eis und Schnee” (1917), “Berge in Flammen” di L. Trenker e K. Hartl (1931), “Uomini Contro” di F. Rosi (1970). Inoltre, verrà inaugurata la mostra di disegni dei ragazzi delle scuole medie di Fassa, frutto di visite e approfondimenti, dei mesi scorsi, e del “concorso” dal titolo "Cognoscer la vera per n davegnir de pèsc - Conoscere la guerra per un futuro di pace".
Interessante il dibattito (ore 17.30) con esperti come Andrea Marighetti, fine collezionista e conoscitore della storia del conflitto, e la presentazione del progetto di digitalizzazione dell’archivio fotografico di Walter Zorzi. "Una porzione - precisa Federspiel - dell’importante collezione di Zorzi si potrà vedere durante l’evento, in seguito lavoreremo alla pubblicazione online".
La mattina (ore 10-12) di domenica 23 giugno si effettueranno visite con i rievocatori al campo trincerato di Fango, mentre nel pomeriggio i rievocatori chiuderanno il corteo della sfilata dei gruppi bandistici che, proprio quel giorno, festeggiano i 170 anni della Banda di Moena. Infine, l’ammaina bandiera e il suono del “Silenzio” (ore 16) concluderanno l’evento.

“Monc de Pèsc - Montagne di Pace”
è organizzato da:
Istituto Culturale Ladino “Majon di Fascegn” Associazione “Sul Fronte dei Ricordi”
e Comune di Moena
in collaborazione con Apt Val di Fassa
e il sostegno finanziario della Regione Trentino Alto Adige.

Ulteriori informazioni: www.fassa.com  www.granvera.it  www.istladin.net 

In allegato: il programma

A questo link due video di presentazione della mostra:  https://we.tl/t-URv2Gyvzc5

Immagini e interviste qui: https://drive.google.com/drive/folders/1GLEzTwZITRv95jz5mpj5Q0X-faxcjLiM?usp=sharing

(us)


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