“Siamo qui - ha detto il presidente - con i sindaci, i rappresentanti di Comunità, i consiglieri provinciali e i parlamentari vicini a questi territori, per spiegare a che punto siamo arrivati dal punto di vista tecnico e ribadire che l’iter che si aprirà per arrivare alla decisione dell’Amministrazione provinciale sarà aperto a tutti gli attori istituzionali. Vogliamo anche chiarire, soprattutto su alcuni aspetti della valutazione, ad esempio sul ruolo del Navip, il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici che dà un parere tecnico giuridico finanziario sul progetto”. L’iter del Navip è in corso e il parere definitivo, ha anticipato il presidente, è atteso nelle prossime settimane.
Il presidente ha poi ricordato che il finanziamento già stanziato per l’ospedale di Cavalese è ancora disponibile e resterà tale fino alla decisione finale.
Sottolineando inoltre che quello odierno vuole essere un primo incontro con gli amministratori locali sul progetto, a cui ne faranno seguito altri coinvolgendo tutti gli attori istituzionali sul territorio, Fugatti ha evidenziato il valore della presenza della Provincia, anche con le massime cariche dirigenziali dell’autonomia trentina. “Per confermare - ha aggiunto - che su questo tema c’è la massima attenzione”.
L’illustrazione tecnica dell’iter di valutazione della proposta è stata affidata al direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti e ai dirigenti Antonio Tita (Agenzia provinciale appalti e contratti), Roberto Andreatta (Dipartimento territorio e trasporti, ambiente, energia, cooperazione) e Stefano De Vigili (Umst gestioni patrimoniali e motorizzazione civile). Menzionati gli aspetti relativi a inquadramento territoriale (l’ipotesi di collocazione riguarda la piana dei Masi di Cavalese), la viabilità, il processo pianificatorio, anche con i tempi per il deposito delle osservazioni anche da parte di Comunità e Comuni, le questioni urbanistiche.
La comparazione delle soluzioni dal punto di vista organizzativo, tra la demolizione e ricostruzione per fasi dell’attuale ospedale di Cavalese e la nuova costruzione oggetto del PPP, è stata effettuata dai tecnici della Provincia congiuntamente a quelli di Apss.
Il presidio sanitario che verrà individuato per gli ambiti di Fiemme, Fassa e Cembra, ha sottolineato Antonio Ferro, direttore generale facente funzioni di Apss, “avrà un ruolo cruciale nell’ambito dell’ospedale policentrico individuato dalla nuova riorganizzazione dei servizi sanitari in Trentino e sarà una parte integrante del progetto della Scuola universitaria di medicina”.
Secondo il direttore del Servizio ospedaliero provinciale di Apss Pier-Paolo Benetollo, “un ospedale moderno deve essere caratterizzato da una elevata flessibilità strutturale e impiantistica in modo da essere pronto ad accompagnare ogni evenienza futura: il Covid insegna”.
All’incontro hanno partecipato oltre ai sindaci e amministratori locali delle valli di Fiemme, Fassa e Cembra, i rappresentanti delle Comunità di Fiemme e Cembra e del Comun general de Fascia. Presente anche il dirigente provinciale Giancarlo Ruscitti (Dipartimento salute e politiche sociali.