Domenica, 14 Maggio 2017 - 13:51 Comunicato 1163

Dall’Europa 50 miliardi di euro per Africa, Caraibi e Pacifico

Solidarietà protagonista a Siamo Europa con Cecile Kyenge, Stefano Zamagni, Giancarlo Perego

In questo momento di difficoltà l’Europa ha bisogno di una maggiore solidarietà interna per poter affrontare il futuro. A Siamo Europa intervento domenica mattina di Cecile Kyenge, europarlamentare che a Strasburgo ha proposto un approccio olistico sull’immigrazione, un lavoro durato un anno sulla mobilità globale delle persone.
Kyenge ha parlato dei 50 miliardi di euro ai paesi ACP (Africa Caraibi Pacifico) come “un pacchetto di cooperazione a doppio senso, che crea posti di lavoro”.

L'europarlamentare ha risposto anche alle domande dei giovani partecipanti al progetto “On the road – Sulle rotte dei migranti” promosso dalla Piattaforma delle Resistenze contemporanee. “La sospensione dell’Accordo di Schengen in alcuni paesi – ha spiegato – mette in pericolo lo stesso percorso di integrazione all’interno dell’Europa». La ex ministra per l’integrazione vorrebbe portare la libera circolazione anche all’interno del continente africano, rafforzando i rapporti con l’Unione panafricana. Kyenge si è detta soddisfatta anche dal lavoro svolto in Burkina Faso dalla missione europea, “con un Paese uscito da una crisi dopo un colpo di Stato che ha ricominciato a costruire le proprie istituzioni democratiche”. Sul ricollocamento dei richiedenti asilo, un programma biennale fra settembre 2015 ed il settembre 2017 che avrebbe dovuto coinvolgere 160mila persone “siamo rimasti appena a 17mila individui partecipanti al programma”.

L’Unione Europea ha cominciato a perdere l’orizzonte della solidarietà secondo l’economista Stefano Zamagni a partire dal “Trattato di Maastricht del 1992, dal quale l’Europa ha cominciato a seguire il “doverismo” tedesco”. Ad aprire l'incontro del sabato pomeriggio il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi, che ha anche sottolineato come questa prima edizione del festival dell'Europa possa dirsi riuscita. Buona la risposta del pubblico, tanto l'interesse da parte dei giovani. "L’Europa non è un'idea che può essere ridotta all'economicismo - ha aggiunto - e per questo parlare di solidarietàè essenziale".
"La solidarietà è la risposta all'interdipendenza del mondo - ha detto Giancarlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes e vescovo di Ferrara-Comacchio - non generico buonismo. Anche nella dottrina della Chiesa sono al centro i temi del bene comune, del vivere assieme, della comunitas". Perego ha poi parlato del legame fra solidarietà e cooperazione allo sviluppo, come strumento per liberare i paesi poveri dall'indigenza ma anche dalla dipendenza, compresa quella creata dal debito (tema centrale nel Giubileo 2000). "Valorizzare e non depredare i paesi più poveri, redistribuire le risorse",  dunque, richiami contenuti anche in diverse encicliche, fra cui Gaudium et spes  e Populorum progressio. Le stesse migrazioni hanno come fattori di origine, fra le altre cose, le diseguaglianze sociali, l'accaparramento delle terre da parte delle multinazionali (landgrabbing), il tradimento del principio della solidarietà. "Sembra mancare - ha aggiunto, riecheggiando una delle critiche mosse più frequentemente nel corso di Siamo Europa - una visione comune delle migrazioni, dell'accoglienza, un progetto complessivo sulle identità che si incontrano".
Zamagni ha ricordato come la parola solidarietà non esista nel lessico economico. "Le parole dell'economia sono efficenza, crescita, valore aggounto. Un punto che non viene mai sollevato ma è gravido di conseguenze. Perchèil discorso economico oggi è dominante, e la politica va a rimorchio. Fino a pochi decenni fa era diverso. Solidarietà era una parola sulla bocca di tutti i politici. Il politico, quindi, controbilanciava l'economico". Ma perche' bisogna essere solidali? Perchè la solidarietà deriva dalla fraternità, ovvero dal riconoscersi tutti fratelli. Se viene meno questo legame fra solidarietà e fraternità la solidarietà non ha più una base, al di là di quella "naturale" eventualmente generata dal legame familiare. La fraternità è stata anche uno dei grandi principi ispiratori della Rivoluzione francese. Poi però Saint Just la cancellò dal lessico rivoluzionario, mentre la scena veniva occupata dalla ghigIiottina. "Macron - ha detto ancora Zamagni - invece ha fatto appello alla fraternità, bisognerà vedere se seguiranno i fatti ma fa ben sperare". L'altro elemento della solidarietà è la giustizia sociale, anche questo un concetto sconosciuto agli economisti.
"Abbiamo bisogno di rilanciare la solidarietà - ha concluso - ma facciamo fatica perchèabbiamo espulso dal discorso politico fraternità e giustizia sociale, sostiturendole con la filantropia, che è tutt'altra cosa".

Riccardo Carnovalini, fotografo e viaggiatore, ha chiuso il sabato di “Siamo Europa” con i suoi cammini lungo le coste italiane (Camminamare, 4mila km nel 1985). Il viaggiare a piedi diventa una filosofia di vita appena arriva la primavera. Dai 1500 km in 80 giorni in Sardegna alla Milano-Roma in 66 giorni fino al Cammino dell’Appia antica assieme a Paolo Rumiz da Roma a Brindisi. Nel 1991 Carnovalini camminò anche lungo la ex “cortina di ferro” da Trieste fino in Danimarca.



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