Sabato, 13 Maggio 2017 - 18:27 Comunicato 1158

Brexit: scaricare problemi nazionali sull’Europa

Sovranismo, nazionalismo, populismo nel pomeriggio di "Siamo Europa"

In piazza Fiera partite le presentazioni dei progetti finanziati in Trentino dall’Europa, con ben 4 iniziative nel quale è coinvolto il Muse. Entrando nel tendone si trovano però anche tante altre attività: da Eusalp al Carnival King of Europe del Museo di San Michele, da BrennerLec a Life fino a Fablabnet. Ricercatori, scienziati, docenti raccontano molto volentieri i loro studi e applicazioni in una sorta di seconda “Giornata dei ricercatori”. Nell’altro lato del tendone continuano gli incontri, con un interesse particolare nel pomeriggio verso i nazionalismi e le migrazioni.
Nel frattempo continuano gli incontri pubblici, con giornalisti ed esperti.

Massimo Franco del Corriere della Sera ha parlato della “psicologia dell’assedio, con l’Unione Europea che da tempo viene aggredita dall’interno”. Secondo Franco l’Unione Europea ha mostrato la sua irrilevanza geopolitica nell’appoggio incondizionato nel 2011-2012 alle primavere arabe. “Siamo tutti spaventati – ha aggiunto – ed i muri diventano contro gli europei, che cominciano a dividersi fra loro”. L’inquietante cronologia, tutto in 12 mesi, l’ha scandita Eva Giovannini, giornalista di Rai3: dalle chiusure in Ungheria alla blindatura di altre frontiere come Grecia-Turchia, Slovenia-Croazia, Austria-Slovenia, fino allo stop agli accordi di Schengen per alcuni Paesi ed ai maggiori controlli all’interno della Germania.

“In Germania nell’opinione pubblica – ha ricordato Franco – sembra che ci sia voglia di godersi il benessere raggiunto. Nei confronti dell’Italia vedo un certo egoismo, sembra che i problemi del Sud dell’Europa siano problemi esterni”. Un certo sogno all’interno di alcuni ambienti europei è quello di “una Kerneuropa, composta dalla Germania e dai paesi “virtuosi” della Nord- e Mitteleuropa. La Brexit è stata uno scaricare un problema interno al Partito conservatore inglese sull’Europa”.

Nel vocabolario germanico della scienza politica accanto a Kerneuropa ci sono, come ha ricordato Giovannini, Vaterland (patria), Volk (popolo) e Lügenpresse (media bugiardi), “un linguaggio da anni ‘30 con i social che hanno sdoganato parole che non si usavano più”.

Andrea Pipino, giornalista di Internazionale, ha parlato anche della Polonia, dove “il partito del governo è interessato ad una leadership soltanto nazionale, occupando posti di potere, controllando i media, indirizzando fondi nazionali ed europei verso persone vicine al potere, portando un regresso alla democrazia”.  



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