In generale una buona gestione dei tempi di lavoro e degli impegni privati è ostacolata da diversi fattori, tra questi orari impegnativi, straordinari, turni, distribuzione del carico lavorativo su sei o anche sette giorni settimanali e rigidità dell’assetto aziendale. Tra i lavoratori autonomi si ha l’81% di “soddisfatti” rispetto all’86% indicato dai lavoratori dipendenti. In relazione ai tempi di lavoro, spesso particolarmente allungati, per alcune figure l’elevato impegno professionale comporta la necessità di lavorare nel tempo privato, come anche rilevato per la categoria dirigenziale e per le professioni altamente specializzate. Come detto, tra i settori che vengono considerati più problematici ai fini della conciliazione ci sono agricoltura, alloggi/ristorazione e trasporti/magazzinaggio (il “range” va dal 77% all’83%), ambiti che spesso richiedono un impegno più gravoso. I lavori nel settore finanziario, e in generale quelli del comparto pubblico (in particolare nell’istruzione), caratterizzati da minore variabilità e maggiori garanzie contrattuali, risultano essere tra i più apprezzati per la conciliazione tra lavoro e sfera privata (range tra l’88% e l’89%).
Conclude Speziali: “I risultati dello studio confermano che per dedicarsi alle attività lavorative molte donne accettano lavori con un impegno orario inferiore che consente di dedicare maggior tempo alla cura della famiglia. Di conseguenza bisogna interpretare con cautela l’alto tasso di soddisfazione femminile, in quanto questo è un risultato diretto di rinunce di opportunità lavorative da parte di molte donne”.
A testimoniare come la conciliazione vita-lavoro possa essere migliorata, sono stati esposti tre modelli virtuosi dai territori: Patrizia Pace per il Trentino ha illustrato il sistema di servizi pubblico-privati, ponendo l’accento sull’ecosistema vita-lavoro per l’estate. Michael Wörzer per il Tirolo ha presentato l’esperienza del concorso “impresa maggiormente family friendly”, Christa Ladurner dell’Alleanza della famiglia in Alto Adige ha illustrato come nuovi modelli di accudimento possano portare a una suddivisione più equa dei carichi di famiglia tra i partner. Barbara Gerstenberger, rappresentante della prestigiosa fondazione Eurofound di Dublino, ha richiamato la recente direttiva sulla conciliazione tra lavoro e famiglia per genitori con necessità di cura, provvedimento approvato dal Consiglio Europeo nel giugno 2019. Il convegno è stato moderato dal Direttore IPL Stefan Perini.
Lo studio completo è disponibile online sul sito https://www.agenzialavoro.tn.it.
Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al direttore dell’Ufficio Studi delle Politiche del Mercato del Lavoro Isabella Speziali (isabella.speziali@provincia.tn.it) o a Corrado Rattin (corrado.rattin@provincia.tn.it).
Ogni cinque anni la Fondazione europea per la qualità delle condizioni di lavoro (Eurofound) con sede a Dublino svolge l’indagine sulle condizioni di lavoro (EWCS) in 36 Stati europei. Replicata per l’Euregio nel 2021 attraverso 4.500 interviste telefoniche condotte in Tirolo, in Alto Adige e nel Trentino permette la comparazione diretta di tutti gli aspetti lavorativi rilevati tra le tre aree. Questo progetto, finanziato e supportato dall’Euregio, consente agli Istituti partner di presentare approfondimenti tematici sulle condizioni di lavoro per ogni singola parte della macroregione. La prossima presentazione dello studio Euregio EWCS si terrà a Innsbruck, il 20 novembre 2023. In quest’occasione verranno illustrati i risultati riguardanti il tema del clima di lavoro, che comprende tra le varie voci l’atmosfera lavorativa tra i colleghi, il livello di fiducia e coesione sul posto di lavoro e la fiducia tra dipendenti e dirigenti.