Giovedì, 29 Giugno 2023 - 11:51 Comunicato 1939

Autorizzata la demolizione dell'ex caserma, il procedimento è stato gestito da Apss, importo pari a 7,7 milioni di euro, finanziato anche con fondi del PNRR
Cles: ecco la nuova Casa della Comunità

La Giunta provinciale di Trento, con delibera del vicepresidente Mario Tonina, ha autorizzato in deroga al Piano Regolatore Generale la demolizione e la ricostruzione dell'ex caserma dei Vigili del Fuoco di Cles da parte dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari.
"Sul sedime dell'ex caserma - commenta l'assessore all'urbanistica Tonina - sorgerà la Casa della Comunità di Cles, un nuovo edificio che accorperà diverse funzioni sanitarie. Si tratta di un intervento prioritario non solo per questo comune, ma per l'intera Val di Non, visto che queste strutture rappresentano il setting assistenziale di erogazione dei servizi di assistenza primaria".
"La nuova Casa della Comunità - aggiunge l'assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana - sarà dedicata ai servizi sanitari di base ed organizzata secondo un modello di prossimità, in grado di dialogare con il territorio e di accogliere le richieste che arrivano dalla comunità. L'obiettivo, per questa come per le altre case, è quello di promuovere una presa in carico multidisciplinare e integrata, coordinata con i servizi di assistenza sanitaria di base per la comunità di riferimento, con particolare attenzione ai pazienti cronici".
"In un momento storico come questo, in cui la realizzazione del PNRR sta assorbendo la maggior parte delle risorse umane per lo sviluppo tecnico dei progetti, sento di dover rivolgere un doveroso ringraziamento a tutto il personale amministrativo tecnico e anche sanitario dell’APSS che ha contribuito alla stesura dei programmi di fattibilità - aggiunge il direttore generale dell'Azienda sanitaria Antonio Ferro -. Questi programmi consentiranno alla comunità di avere una struttura particolarmente interessante anche sotto il profilo organizzativo per arrivare a fornire in maniera sempre più continuativa una medicina territoriale e di prossimità".
Rendeering del nuovo edificio [ Architetto Giovanni Berti]

La nuova costruzione si svilupperà su quattro livelli fuori terra ed un piano interrato che occuperà l’intera area di intervento. Il progetto prevede di realizzare un edificio che in parte riprenderà il sedime dell’edificio esistente ampliandone la superficie dei piani principalmente in direzione nord ed in direzione sud.
Il volume urbanistico previsto è pari a 6.663 metri cubi rispetto ai 4.856 dell’attuale e una superficie utile netta pari a 1.434 metri quadrati rispetto ai 1.153 attuali.
La nuova casa della comunità ospiterà i servizi di APSS tra cui ambulatori, studi medici e sale riunioni dislocati al primo e secondo piano. Al piano interrato, oltre all’autorimessa, si troveranno i locali tecnici e gli spogliatoi del personale. Il piano terzo sarà utilizzato come area tecnica e, in parte, destinato a locali a disposizione del comune di Cles. Il progetto prevede la realizzazione del parcheggio nella parte sud del lotto e le sistemazioni esterne di tutta l’area.

L'immobile è di proprietà comunale e, grazie ad un accordo tra Comune di Cles, Provincia ed Azienda sanitaria, è stato messo a disposizione per un periodo di 33 anni. L'importo complessivo totale dell'intervento è di 7,750 milioni di euro, di cui 3 milioni e mezzo finanziati attraverso il PNRR - Missione 6, mentre la parte rimanente da parte dalla Provincia autonoma di Trento. L'intero procedimento è stato gestito dall'Azienda provinciale per i servizi sanitari; il progetto è già transitato attraverso il CTA ed ha già acquisito i pareri necessari all'approvazione del progetto esecutivo che dovrà pervenire entro fine giugno, in ottemperanza ai target italiani fissati per gli interventi PNRR.
Il RUP, Responsabile Unico del Procedimento, è il direttore del Dipartimento infrastrutture dell'Azienda sanitaria, ingegner Debora Furlani, coadiuvata dall'ingegner Giovanni Polizzi; la parte architettonica del progetto è stata predisposta dall'architetto Giovanni Berti.

(at)


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