
L’intervento si sviluppa per 2786 metri lineari di barriere paramassi, con 5.072 metri quadrati di reti in aderenza. Il termine di esecuzione dei lavori è di 194 giorni dalla consegna del cantiere. Questi gli incarichi progettuali: il responsabile unico del procedimento è l’ingegner Francesco Misdaris, commissario straordinario per la Ciclovia del Garda nel tratto trentino, il progettista e direttore lavori è l’ingegner Massimo Garbari, il geologo Claudio Valle, infine Luis Bonapace il coordinatore sicurezza progettazione (CSP) e coordinatore sicurezza fase esecuzione (CSE).
Per quanto riguarda l’avanzamento della Ciclovia del Garda, dopo l’apertura del tratto di Riva e il via libera tecnico al progetto del tratto UF 2 (dalla Galleria di Orione alla foce del Ponale), si è arrivati ad un analogo step per il successivo tratto verso sud, denominato UF 3.4 (dalla foce del Ponale alla Galleria dei Titani): quest’ultimo ha ottenuto il parere favorevole della conferenza dei servizi per la variante migliorativa di mitigazione ambientale che permette di preservare le falesie.
Proseguono nel frattempo i lavori, come da programma, per gli altri tratti fino al confine con la Lombardia, mentre per il tratto Riva-Torbole la conclusione è prevista entro il 2025.