Venerdì, 20 Giugno 2025 - 14:34 Comunicato 1709

L’assessore Marchiori: “Un tassello fondamentale per custodire la nostra identità”
Castel Valer, nuove acquisizioni: si completa l’allestimento culturale

Mobili di pregio - tra cui un prezioso pianoforte a coda - oltre ad antichi dipinti, tappeti, specchiere e paramenti sacri. Con un investimento complessivo di circa 379mila euro, la Provincia autonoma di Trento diventa a pieno titolo proprietaria di un vasto insieme di beni storici e funzionali strettamente connessi all’identità e alla fruibilità di Castel Valer (Ville d’Anaunia), dopo che nel 2023 aveva già acquisito, tramite permuta, l’intero compendio immobiliare e i beni vincolati. Lo ha stabilito oggi la Giunta provinciale, su proposta dell’assessore al patrimonio e alla promozione della conoscenza dell’Autonomia Simone Marchiori. Il provvedimento interessa arredi non vincolati, ma di forte valore culturale e simbolico, nonché un nucleo di documenti d’archivio riconducibili alla famiglia Spaur, custode del castello per secoli. “Con questa operazione abbiamo voluto compiere un gesto di responsabilità e visione: dopo averne acquisito le mura, intendiamo prenderci cura dell’anima di questo splendido maniero - sono le parole dell’assessore Marchiori -. Castel Valer è un simbolo di identità collettiva e memoria storica. Restituiamo dunque alla comunità trentina un patrimonio integrale, capace di raccontare un ampio capitolo della nostra storia regionale con una particolare attinenza al Tirolo storico, oggi Euregio”.
[ Juliet Astafan_Archivio Ufficio Stampa PAT]

Il castello, fondato nel XIII secolo, domina l’abitato di Tassullo. È uno dei più raffinati e meglio conservati del Trentino e dell’intero arco alpino, noto per la torre ottagonale – unica nel suo genere – e per la divisione tra “castel di sopra” e “castel di sotto”. Spiccano, tra gli elementi artistici, la cappella affrescata nel 1473 dai Baschenis, il ciclo pittorico rinascimentale delle sale madruzziane e l’altare barocco della cappella interna.
Di particolare rilievo anche il patrimonio mobiliare che si intende oggi salvaguardare definitivamente, che comprende numerosi oggetti di arredo, strumenti musicali, suppellettili e decorazioni originali. Beni che, pur non sottoposti a vincolo, costituiscono un insieme organico e imprescindibile per la valorizzazione museale del castello.
L’operazione interessa anche un prezioso nucleo documentario (32 unità archivistiche, tra cui un urbario del 1584, atti notarili, documenti genealogici e amministrativi) che entrerà a far parte del fondo Spaur già conservato all’Archivio provinciale di Trento, dove sarà accessibile agli studiosi.
Già affidato al Museo Castello del Buonconsiglio per consentirne la fruizione pubblica e la valorizzazione, Castel Valer è attualmente visitabile grazie all’Apt Val di Non.
La delibera di oggi rafforza dunque un modello di tutela attiva, in cui la valorizzazione del patrimonio culturale diventa leva per l’attrattività turistica. Un nuovo tassello nella costruzione di una narrazione condivisa dell’Autonomia trentina, che si fonda anche sulla cura dei suoi luoghi simbolo.

(a.bg)


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