Oggi la prima seduta di gara. La procedura di appalto svolta da Apac per conto di Apss che ha gestito la fase progettuale e che gestirà anche la fase realizzativa nell’ambito del PNRR
Casa della Comunità di Predazzo, 12 operatori in gara
Sono 12 gli operatori economici che hanno presentato un’offerta per i lavori di realizzazione della nuova Casa della Comunità di Predazzo. Un intervento promosso e gestito dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari e per il quale le norme hanno imposto in capo ad Apac la gestione della gara stata avviata mediante procedura aperta sopra soglia comunitaria con il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Oggi negli uffici dell’Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti si è svolta la prima seduta di gara, seduta successivamente sospesa al fine di attivare il soccorso istruttorio con riferimento alla documentazione amministrativa. Una volta acquisito l’ulteriore materiale richiesto, si provvederà a convocare una nuova seduta al fine di procedere all’apertura delle offerte tecniche che saranno poi trasmesse alla commissione che verrà appositamente nominata.
Sia il presidente della Provincia che l’assessore provinciale alla salute commentano positivamente l’interesse delle imprese registrato per un investimento rilevante: una struttura che darà risposte alle comunità di Fiemme e Fassa grazie all’offerta di servizi sanitari vicini al cittadino e agli spazi per le cure primarie, i medici di base e i pediatri, guardia medica, ambulatori e altri presidi.
La nuova Casa della Comunità di Predazzo sorgerà nell’area dell’ex magazzino comunale di via Marconi e avrà una superficie complessiva di 4.000 metri quadrati, disposti su 5 piani di cui 4 fuori terra. L’importo dei lavori oggetto di appalto è pari a 6.980.000 euro, su un investimento totale - comprese le somme a disposizione per imprevisti e altri oneri - di 9,6 milioni di euro coperti dai fondi PNRR (4,5 milioni) e dalle risorse della Provincia autonoma di Trento (5,1 milioni).
Al piano terra è prevista principalmente l’area delle cure primarie e punto prelievi, la portineria e l’area della continuità assistenziale (guardia medica). Al primo piano gli spazi per la specialistica ambulatoriale interna, i medici di medicina generale e pediatri libera scelta, la sala riunioni per unità di valutazione multidisciplinare, mentre al secondo piano è prevista l’area della riabilitazione, l’area ambulatoriale di igiene pubblica e l’area ambulatoriale di neuropsichiatria e psicologia. Infine, nel piano sottotetto troveranno collocazione i locali tecnici e la foresteria per medici e specializzandi, per offrire una prima risposta alla carenza abitativa riscontrata dagli operatori nelle zone turistiche.
(sv)
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