
In questo contesto, sono state prospettate elaborati due ipotesi prospettate: la prima riguarda l’impiego delle quattro frese attualmente previste, distribuite sui due imbocchi (nord e sud), la seconda l’utilizzo di due frese dal lato sud.
Evidenziando l’importanza della scelta, il presidente Fugatti ha sottolineato l’esigenza di disporre di tutti gli elementi tecnici per una valutazione e decisione approfondita, ribadendo la necessità di garantire che le tempistiche per l’attivazione del passante ferroviario non vengano compromesse da una soluzione rispetto all’altra.
Il sindaco Ianeselli ha evidenziato come, a parità di tempistiche, la soluzione con due frese dal lato sud, tenuto conto dello stato attuale dei lavori, risulterebbe più compatibile in termini di impatto sul territorio. In tal senso, ha condiviso la necessità di acquisire ulteriori elementi utili alla valutazione dei pro e contro delle ipotesi, per verificare se comportino o meno un allungamento dei tempi di realizzazione.
Chiesta dal Comune inoltre una valutazione specifica sull’anticipo della realizzazione dei “cameroni”, ritenuti un ulteriore elemento propedeutico per il futuro prolungamento della nuova linea verso nord.
Il fattore delle tempistiche è ritenuto dirimente anche da Paola Firmi, che ha ribadito l’utilità di un approfondimento puntuale per valutare quale delle due alternative garantisca il miglior equilibrio tra tempi di realizzazione, impatti urbanistici e operatività.
D’intesa tra i presenti, si è quindi convenuto di aggiornare il confronto alla presentazione di un’analisi puntuale delle soluzioni prospettate. È stato inoltre rinnovato l'impegno sull’avanzamento del lavoro condiviso sul progetto di interramento della ferrovia nel tratto centrale del capoluogo che proseguirà nei prossimi mesi con l'elaborazione del Docfap.