Mercoledì, 25 Settembre 2024 - 15:31 Comunicato 2510

Domenica 29 settembre dalle ore 14.00 cultura, musica, visite guidate e un momento conviviale
Appuntamento al Filzerhof per celebrare i 700 anni dalla fondazione

L'Istituto Culturale Mòcheno organizza domenica 29 settembre al museo Filzerhof a Fierozzo un'iniziativa per ricordare la sua fondazione avvenuta nel 1324. Il programma prevede un approfondimento culturale sulla storia dei masi, musica, visite guidate e un momento conviviale. Appuntamento presso il museo Filzerhof a partire dalle ore 14.00.
L’avvocato Martin Fischer di Cortaccia (BZ) terrà una conferenza dal titolo “L’istituto del maso chiuso nella storia del Tirolo e nella realtà odierna”.
Nella Valle del Fersina non si è mai affermato l’istituto del maso chiuso, seppure la nascita del maso anche presso la comunità mòchena abbia conosciuto molte affinità con il processo di insediamento e colonizzazione avvenuto nell’area tirolese. I Signori territoriali dell’epoca, affiliati alla potente dinastia dei conti del Tirolo, hanno attuato sul modello tirolese una suddivisione del territorio in porzioni, i masi, ognuna assegnata ad un colono. Spettava a quest’ultimo disboscare, coltivare il terreno, costruire al suo interno la propria residenza dietro il pagamento di una sorta di affitto annuo da corrispondere nel periodo di S. Michele, che cade proprio il 29 settembre.
Il museo Filzerhof a Fierozzo [ Foto BKI]

Nella Valle del Fersina il processo ha preso avvio già nella prima metà del 1200 a Frassilongo e Roveda, seguito in un secondo momento da Fierozzo e Palù, dove si è concluso nel corso dei primi decenni del 1300.
Per quanto concerne il sistema ereditario, i masi vengono trasmessi alla generazione successiva eventualmente suddivisi tra i figli maschi, tra le figlie soltanto in mancanza di fratelli. Questo sistema, di derivazione romana e comune al resto del Trentino, richiedeva l’adozione di strategie per limitare l’eccessiva frammentazione delle proprietà, soprattutto nei periodo nei quali vi era un aumento della popolazione. Una delle pratiche adottate, almeno fin dal 1700, era la ricerca di fonti di sostentamento aggiuntive – quali ad esempio il commercio ambulante stagionale o il saltuario lavoro nelle miniere – che consentivano di investire qualche risorsa finanziaria nell’ampliamento dei propri terreni o nella costruzione o ingrandimento degli edifici necessari allo svolgimento delle consuete attività agricole.
Gli introiti del commercio ambulante hanno consentito alla fine del 1700 al proprietario del maso Filzerhof di ristrutturare e ampliare l’imponente edificio e di aggiungere consistenti possedimenti al maso. All’inizio del 1900 il Filzerhof possedeva circa venti ettari tra campi, prati e una porzione di bosco.

Il pomeriggio proseguirà con visite guidate nei locali interni del Filzerhof, con la musica tradizionale dei Palaear Learmusikantn e con un momento conviviale.
L’intera manifestazione è aperta a tutti e gratuita.

(lt)


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