
Ma l'incontro con i due atleti olimpionici non è stata l'unica sorpresa della mattinata che ha visto la presenza anche del responsabile del Grest Paolo Stefanini e dell'assessore allo sport di Terre d'Adige Davide Moser. Dalle parole del vicepresidente del Coni Trento Massimo Eccel, i giovani hanno appreso come lo sport sia un momento chiave nella vita di chi lo pratica e permetta di stringere amicizie molto forti. In seguito Eccel ha illustrato l'origine e il significato della bandiera a 5 cerchi, l'importanza nel tempo assunta dalle Olimpiadi negli atleti i quali "sono chiamati a dare il loro massimo e superare ogni tipo di difficoltà per riuscire a partecipare a una manifestazione unica nel suo genere, enorme per dimensione e portata e avere l'onore di rappresentare il proprio Paese. Tutto questo lo vedremo tra qualche mese alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano Cortina, ma alla Provincia autonoma di Trento va il merito di essere riuscita nell'obiettivo di ospitare nel 2028 le Olimpiadi invernali giovanili".
Infine, dopo la parentesi con la narrazione da parte degli educatori del racconto ideato e sviluppato da Max Spera al quale potranno partecipare attivamente anche i ragazzini, spazio ai due protagonisti sportivi. L'atleta delle Fiamme Oro di Moena, David Bosa e il fiemmese Mirko Felicetti hanno svelato ai giovani in sala come si sono innamorati delle loro discipline sportive, l'adrenalina che si prova durante la competizione, alcuni aneddoti riguardanti la prima gara svolta, in assoluto e come si esce dai momenti di difficoltà, la vita quotidiana durante le Olimpiadi e il carico degli allenamenti settimanali.
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