“L’incontro - ha sottolineato al termine l’assessore alle infrastrutture e ambiente, Mauro Gilmozzi - è stato un momento molto importante di ascolto e verifica delle proposte di sviluppo della val di Fassa, ambito strategico del Trentino, non solo per il settore turistico”. Con lui c’erano anche gli assessore Michele Dallapiccola (agricoltura e turismo), Tiziano Mellarini (sport e cultura) e Carlo Daldoss (coesione territoriale, urbanistica ed enti locali), i quali hanno garantito il sostegno alle istanze ladine della Provincia autonoma di Trento per i rispettivi settori di competenza, “compatibilmente con i limiti e le restrizioni del bilancio provinciale”. Al vertice ha preso parte anche il consigliere regionale ladino, Giuseppe Detomas.
In apertura, la procuradora Elena Testor aveva sottolineato, anche per parte ladina, l’importanza dell’incontro di Pozza di Fassa: “In presenza di risorse pubbliche in calo, è necessario il coordinamento tra le amministrazioni della valle di Fassa e la giunta provinciale così da ottimizzare le risorse e individuare le opere da portare a termine. La valle di Fassa - ha continuato la procuradora - è cresciuta turisticamente, grazie anche al contributo ai privati.
Ad oggi manca il completamento di infrastrutture che noi riteniamo strategiche e su questo dobbiamo trovare un accordo con l’esecutivo provinciale”.
Gli amministratori ladini hanno presentato ai rappresentati della giunta provinciale un documento contenente la lista delle infrastrutture e le attività finanziabili. In oltre tre ore di confronto costruttivo sono state analizzate le situazioni aperte, a partire dalla mobilità. In questo ambito, gli amministratori ladini hanno ottenuto il consenso per il completamento della pista ciclabile della val di Fassa nei tratti Moena, Vigo - Pozza, Campitello - Meida, con l’arrivo a Moena.
Gli amministratori ladini hanno espresso preoccupazione per la strada del passo Sella e per la carenza di parcheggi, in particolare a Vigo di Fassa.
La seconda decisione in ambito viario riguarda l’avvio dei lavori della rotatoria di San Giovanni che risolverà l’innesto del traffico proveniente da Vigo sulla statale delle Dolomiti.
L’accordo è stato trovato anche per quanto riguarda l’opera più impegnativa, ovvero l’accesso al passo e al lago Fedaia, dove è prevista l’installazione di un sistema di paravalanghe, con un intervento stimabile in circa 20 milioni di euro. I lavoro saranno finanziati - secondo un accordo tra i governatori Ugo Rossi e Luca Zaia - in maniera paritetica tra Trentino (8 milioni di euro) e Veneto (altri 8 milioni).
Il rifacimento dell’impianto di risalita e della pista Alloch è un’altra delle opere che sarà finanziata dalla Provincia autonoma di Trento che impegnerà una cifra tra i 3 e i 4 milioni di euro per un progetto i cui costi complessivi varieranno (a seconda delle soluzioni tra i 5 e i 9 milioni di euro). Via libera anche al collegamento funiviario tra Moena e Valbona, che aprirà nuove opportunità per l’area del passo Lusia. L’opera si inquadra nel potenziamento delle infrastrutture turistiche della bassa val di Fassa.
Più articolati si annunciano i finanziamenti per 3 milioni di euro derivanti dal Fondo strategico centrale, garantiti dall’assessore Carlo Daldoss e che saranno integrati con altri 900 mila euro di fondi comunali. La destinazione del “tesoretto” sarà disposta dalla giunta provinciale sulla base delle priorità indicate dai Comuni ladini. In questo contesto rientrano le mense scolastiche, la gestione dello stadio del ghiaccio di Canazei e del Centro funzionale Navalge, della locale sede Anffas, per concludere con la gestione di una serie di beni culturali (tra i quali la lisciaia di Pera di Fassa).(pff)