
La novità riguarda gli studenti che frequentano università diverse dall’Ateneo trentino, oltre ai coetanei che frequentano corsi post-diploma, alta formazione professionale, borsisti-dottorandi e stagisti; corsi di livello universitario del Conservatorio di musica e dell’Istituto per interpreti e traduttori. Per loro, in precedenza, gli abbonamenti di libera circolazione venivano calcolate secondo il parametro Icef. Ora, sarà garantita a tutti – indistintamente – la tariffa minima di 100 euro l’anno.
Per quanto riguarda invece l’Università degli studi di Trento, per i prossimi due anni accademici viene confermata invece la convenzione per la libera circolazione degli studenti che, per ottenere l’abbonamento annuale, verseranno direttamente all’Ateneo un importo pari a 50 euro. L’iniziativa viene messa in campo a fronte di un corrispettivo complessivo di 1,8 milioni di euro l’anno, che l’Università verserà in rate trimestrali a Trentino Trasporti.
La delibera prevede infine un incremento delle tariffe dei biglietti venduti a bordo, pari a 50 centesimi, al fine di incentivare l’utilizzo di strumenti digitali (carte a scalare e mobile ticketing) e di disincentivare la vendita a bordo dei ticket di corsa semplice, che comporta un significativo aumento dei tempi di percorrenza delle corse, dovute all’impiego dell’autista nelle operazioni di biglietteria.
Intervista all’assessore Gottardi