Giovedì, 04 Settembre 2025 - 17:20 Comunicato 2392

Questa mattina sul Col Margherita sopra Passo San Pellegrino
Una musica quasi mistica per accompagnare l’alba delle Dolomiti

L’arrivo del sole salutato con le improvvisazioni che hanno unito le sonorità di Wu Wei, virtuoso di un affascinante strumento della tradizione cinese come lo sheng, del fisarmonicista Pascal Contet e del contrabbassista Alexis Baskin

Questa mattina, sul Col Margherita, Wu Wei, Alexis Baskind e Pascal Contet hanno salutato il sorgere del sole con un’improvvisazione che ha intrecciato lo sheng, la fisarmonica e il contrabbasso, nell’ambito de L’Alba delle Dolomiti, tra gli appuntamenti più attesi de I Suoni delle Dolomiti.
Non è stato solo quel magico momento di stupore in cui la luce squarcia le tenebre e il sole fa capolino fra la skyline delle Dolomiti. L'Alba dei Suoni oggi è stato uno di quei momenti che si vorrebbe non finisse mai. È difficile tradurre in parole l'intensità e l'emozione che aleggiava sulla tavolata di roccia di porfido quarzifero di quel palcoscenico naturale che è Col Margherita. Un Popolo dei Suoni raccolto in mistico silenzio è stato intimamente rapito dalle vibrazioni ispirate e in totale immersione nella natura di tre artisti visibilmente in stato di grazia.

Trascinati dalla personalità musicale dirompente di Wu Wei, virtuoso dello sheng, il contrabbassista Alexis Baskind e il fisarmonicista Pascal Contet hanno dato sfoggio di ogni sfumatura di colore del proprio estro musicale.  Così il saluto al primo raggio di sole con atmosfere orientali arricchite dal suono di campane tibetane che si è fatto mantra, si è poi sviluppato in generosi dialoghi di improvvisazione su brani di Contet, ma anche in una travolgente “Dragon Dance”. La musica oggi più che mai si è fatta linguaggio che travalica confini, tempo, culture. Un momento unico, da serbare nel cuore, di pura bellezza.

Le immagini del concerto saranno disponibili nel corso della mattinata a questo link:
https://cloud.wasabi.eu/s/rZWSiFySJg6k5a9

Il prossimo appuntamento
Il 6 settembre, ore 12.00 a Malga Canvere in Val di Fiemme, i Les Mécanos, un gruppo di 10 cantanti francesi, daranno vita a un’esperienza musicale inedita, che mescola la tradizione vocale francese e occitana con suoni contemporanei.
Fra la catena del Lagorai, la più selvaggia del Trentino, e le Dolomiti del Parco di Paneveggio Pale di San Martino, il gruppo dolomitico più esteso con i suoi 240 km² di superficie, sorge Malga Canvere, in uno scenario di baite in legno, prati fioriti, boschi di conifere. 
Un luogo estremamente suggestivo, adatto al cammino, alla contemplazione, ma anche alla convivialità, scenario perfetto per accogliere l’esibizione di Les Mécanos, formazione composta da dieci cantanti legati da una solida amicizia, che dal 2018 esplora il patrimonio canoro francese e occitano, coltivando un desiderio comune: recuperare i repertori regionali che sono parte integrante dell’universo musicale di ciascuno.

Los Mécanos accompagnano le loro polifonie con strumenti a percussione di vario genere, dalla grancassa e dal floor tom a oggetti e strumenti di lavoro che solitamente non compaiono nei teatri e nelle arene musicali quanto piuttosto nelle officine meccaniche, come chiavi inglesi, tubi di scappamento o cerchioni.
L’inedito “matrimonio” produce una musica intensa e suggestiva, che spazia dal repertorio delle canzoni di lavoro e di lotta ai ritmi adatti al ballo, alle celebrazioni e ai momenti di festa delle comunità che si ritrovano per rinsaldare il loro patto di amicizia, il loro desiderio di stare assieme, le loro alleanze. 

Il luogo del concerto è raggiungibile da Predazzo in auto fino a Bellamonte, località Castelìr, dove si trova un parcheggio. Da lì si prosegue con la cabinovia Castelìr – Fassane – Morea e infine a piedi lungo il sentiero 623, per circa 20 minuti di cammino con un dislivello di 10 metri, difficoltà E.
In alternativa, da Moena si può arrivare in auto fino alla partenza degli impianti dell’Alpe Lusia (parcheggio), proseguire con la cabinovia Ronchi – Valbona – Le Cune e poi a piedi lungo il sentiero 623 per circa 1 ora e 15 minuti, con un dislivello di 230 metri, difficoltà E.

In caso di maltempo, il concerto si terrà alle ore 17.30 al Palafiemme di Cavalese. I biglietti per l’ingresso gratuito in sala saranno disponibili, fino a esaurimento posti, dalle ore 15.30 presso la cassa del teatro.

La 30esima edizione del festival si prospetta imperdibile. Tutti i luoghi sono raggiungibili a piedi con percorsi di varia intensità e tutti i concerti sono gratuiti ad eccezione del Trekking dei Suoni.

I Suoni delle Dolomiti è l’unico storico festival sulle Dolomiti Patrimonio Mondiale dell’Umanità (UNESCO), che coinvolge attivamente gli spettatori nelle attività culturali, sociali e turistiche, stimolando una riflessione sul rispetto per l’ambiente e sull’importanza di un futuro sostenibile e accessibile favorendo un turismo consapevole.
Un’esperienza immersiva dove il silenzio diventa ascolto, la fatica del cammino si trasforma in condivisione e l’armonia con la natura si unisce al rispetto per l’ambiente e alla sostenibilità.

Tutte le informazioni sul festival, sull’accessibilità, comprese le escursioni organizzate dalle Guide Alpine, sono disponibili su: www.isuonidelledolomiti.it/

I Suoni delle Dolomiti è un progetto di comunicazione e di turismo culturale e ambientale ideato e curato da Trentino Marketing insieme con le Aziende per il Turismo della Val di Fassa, della Val di Fiemme, di San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi, della Val di Non, di Madonna di Campiglio e di Dolomiti-Paganella e con la collaborazione di SAT, Associazione Rifugi, MUSE, Guide Alpine del Trentino, Soccorso Alpino del Trentino, Croce Rossa del Trentino.

(mb)


Immagini