
Riguardo alle ricadute, l’assessore ha citato alcuni dati contenuti nella prima valutazione sull’impatto del PNRR, poi illustrata nel dettaglio dal professor Enrico Zaninotto e focalizzata su “Le misure per la digitalizzazione delle imprese”. L’estrapolazione dei dati dei crediti d’imposta ha infatti permesso di stabilire che ammontano a 200 milioni gli incentivi usufruiti dalle imprese in Trentino accedendo alle misure per la digitalizzazione legate al Piano.
Ci sono poi le valutazioni elaborate sulle stime del Centro Studi Tagliacarne che indicano l’impatto positivo sulle aziende della doppia transizione, digitale e green, unita al potenziamento del capitale umano. “I finanziamenti PNRR - ha sintetizzato l’assessore - peseranno per il 31% sugli investimenti in digitalizzazione delle imprese nel biennio 2023-25 e per il 37% su quelli nella transizione ecologica. In breve, se un’impresa investe nella transizione ecologica registra una crescita della produttività pari all’8%, se lo fa nel digitale del 12%, ma se investe in entrambi i settori ha un impatto positivo del +14%. Dato se cumulato agli investimenti in capitale umano permette di arrivare al +17%. Un miglioramento che definirei notevole”.
A seguire il direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti ha fatto il punto sul confronto in corso tra il Governo, in particolare il ministro Raffaele Fitto, le Regioni e Province autonome sui piani per lo sviluppo territoriale da realizzare in stretta sinergia con il PNRR e con l’utilizzo delle risorse di coesione europee e nazionali.
Ha ricordato con l’occasione lo sforzo organizzativo prodotto della Provincia per presidiare il complesso degli investimenti che si realizzeranno sul territorio provinciale, sia a presidio delle attività di rendicontazione e monitoraggio che di supporto agli organi di controllo contabile della Provincia.
Nicoletta Clauser, dirigente generale di unità di missione strategica “Pianificazione, Europa e PNRR”, ha specificato il quadro in evoluzione delle proposte di modifica al PNRR. Tra gli elementi evidenziati la possibilità per gli Stati di modificare i Piani nazionali di ripresa e resilienza anche con l’aggiunta di un capitolo dedicato alle nuove azioni secondo gli obiettivi del piano RePowerEU, che punta su sicurezza ed efficienza energetica, diversificazione delle fonti, incremento della capacità di stoccaggio.
Riguardo al dettaglio delle gare, come è stato precisato, il valore complessivo degli appalti al 29 giugno 2023 raggiunge i 222.476.386,19 euro. Di questi la parte principale è gestita da Apac-Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti, per 152.991.865,35 euro complessivi, di cui 45.299.643,51 euro per gare aggiudicate, 39.056.299,52 euro per gare bandite, 18.005.309,86 euro per procedure in fase di istruttoria o programmate (50.630.612,46 euro).
A comporre il totale inoltre i 69.484.520,84 euro per le gare gestite dagli altri enti. Di questi, 48.301.731,66 euro riguardano gare aggiudicate, 5.531.229,78 euro procedure in corso, oppure in fase realizzativa (8.482.619.64 euro) o concluse (7.168.939,76 euro).
A seguire nella seduta del Tavolo i focus di approfondimento affidati ai dirigenti generali Roberto Ceccato (“Il PNRR e l’istruzione”), Romano Masè (“PNRR e agricoltura), Raffaele De Col (“Investimenti RFI e dissesto idrogeologico”).
Le novità sul portale della Provincia
Nel corso dell’incontro sono state illustrate alcune novità del portale provinciale dedicato al Piano, come la mappa geolocalizzata degli investimenti PNRR in Trentino.
A queste risorse informative si aggiunge il nuovo servizio informativo di Trentino Sviluppo “Pnrr Imprese Trentine”, che fornisce alle aziende del territorio una selezione delle migliori opportunità offerte.