I dati congiunturali sul periodo gennaio-marzo di quest’anno fotografano una situazione in cui in Trentino perdurano gli effetti dell’emergenza Covid-19. Il fatturato complessivo delle imprese esaminate, precisa il report presentato nella sede dell’ente in via Calepina a Trento, si riduce del 9,0%. Con un impatto in termini di occupazione contenuto dal blocco nazionale dei licenziamenti. Alla caduta dei ricavi per ristoranti-bar e quasi totale per il ricettivo e gli impianti a fune, fa da contraltare il buon andamento del manifatturiero (+9,2%) e delle esportazioni trentine tornate a crescere (+8,6%).
Incoraggianti anche le opinioni degli imprenditori intervistati sulle prospettive nel prossimo anno. Giudizi che sono destinati a rafforzarsi ora con il miglioramento per il quadro pandemico, l’avanzamento della campagna vaccinale e i segnali di ripresa per tante realtà.
Tutti elementi considerati dall’assessore. “La diversificazione - ha aggiunto - è una caratteristica che il Trentino vuole mantenere. Abbiamo visto quanto sia utile sostenere tutti i settori, un insieme che ci dà segnali di crescita e positività per il futuro. Anche il turismo e il settore ricettivo, fortemente colpiti dalla pandemia, stanno attualmente registrando un livello di prenotazioni per luglio e agosto superiore a quello del 2020 quindi le prospettive sono migliori”.
L’esame delle criticità connesse alla ripartenza nei diversi settori - a partire dal reperimento dei lavoratori stagionali del turismo, obiettivo a cui mira la raccolta delle candidature lanciata dall’Agenzia del lavoro - si accompagna alle valutazioni strategiche. Un cambio di prospettiva per l’intervento della Provincia a favore del tessuto produttivo trentino è valutato positivamente dall’assessore. La speranza, ha concluso Spinelli, è poter intraprendere nel prossimo futuro un percorso decisamente a favore degli investimenti e della crescita dimensionale delle imprese trentine.