
Meraviglia ed emozione sono le parole usate dall’assessore provinciale all’agricoltura, Giulia Zanotelli, nel parlare di questo grande evento: “Il percorso che ci ha portato all’organizzazione di questo Festival ha richiesto grande impegno e la collaborazione di diverse realtà. Celebriamo dunque questa perla made in Trentino, che nasce dall’amore delle case spumantistiche per la nostra terra: agricoltori che hanno scommesso sull’innovazione, lavorando sulla qualità. L’Amministrazione provinciale crede nella valorizzazione dell’enoturismo e continuerà a lavorare per favorire il connubio tra vino (sinonimo di arte e cultura) e ospitalità”. L’assessore provinciale al turismo e commercio, Roberto Failoni, ha posto l’accento sull’importanza di celebrare un prodotto amato dai trentini e dagli ospiti che scelgono la nostra terra per le loro vacanze: “Questi calici sono motivo di orgoglio per la nostra comunità. Riusciamo a valorizzarli grazie al lavoro degli esercenti: dai baristi ai ristoratori, fino ai rifugisti, che presentano questo vino nelle sue storie e componenti. Continueremo dunque a lavorare sulla promozione per affermare a livello internazionale questa nostra eccellenza”.
Un’eccellenza che nasce alle porte della città del Concilio, con il sindaco Franco Ianeselli e di tante piccole e grandi realtà del nostro territorio, che nell’ambito dell’inaugurazione sono stati rappresentati dal primo cittadino di Riva del Garda, Cristina Santi. Ianeselli ha parlato dell’importanza di scommettere su bellezza, cultura e socialità anche in un contesto difficile e complesso come quello che il mondo intero - con le imprese e i cittadini - sta vivendo. Santi si è concentrata invece sulla necessità di valorizzare l’unione del territorio trentino nello sforzo produttivo del Trentodoc: un marchio dal grande valore che merita di varcare sempre più i confini nazionali.
Il presidente di Trentino Marketing Gianni Battaiola ha evidenziato come il Trentodoc rappresenti un biglietto da visita per la nostra terra: “Queste etichette sono sinonimo di freschezza e brillantezza. Un emblema del Trentino che presentiamo agli ospiti che vogliono vivere emozioni vere, all’insegna della genuinità”. A ricordare come gli eventi di degustazione siano andati sold out in breve tempo è stato il presidente dell’Istituto Trento Doc, Enrico Zanoni: “In tanti desiderano conoscere questo prodotto con maggiore profondità. Attraverso questo marchio intendiamo sviluppare ulteriormente il connubio tra bollicine di montagna e turismo”. L’amministratore delegato di Trentino Marketing, Maurizio Rossini, si è concentrato sul valore aggiunto rappresentato dal Trentodoc per il territorio Trentino: “Guardiamo ai produttori, al loro impegno incessante che ha portato questo prodotto a raggiungere vette importanti. Perché la loro creatività, accostata all’eleganza delle bollicine, aggiunge valore al Trentino”. Luciano Ferraro, vicedirettore del Corriere della Sera (co-organizzatore del Festival) ha dunque parlato di questo evento inedito: “Visto da fuori, il Trentino è luogo di un miracolo enologico ed economico. Attraverso questa iniziativa puntiamo ad allargare la platea di consumatori che scelgono questo prodotto”.