Venerdì, 20 Dicembre 2019 - 14:52 Comunicato 3306

9 le Pubbliche amministrazioni coinvolte
Si allarga la rete dello Smart working: approvato un nuovo protocollo di partenariato

Sviluppare lo smart working in quanto leva per la trasformazione digitale ed il cambiamento organizzativo della Pubblica amministrazione. Punta a questo il protocollo di partenariato approvato oggi dalla Giunta provinciale su proposta del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti. Nel progetto sono coinvolte 9 amministrazioni pubbliche, ossia la Regione Emilia-Romagna, quale Ente Capofila, coordinatore dell’aggregazione, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Regione Lazio, Regione Piemonte, Regione Veneto, Città Metropolitana di Bologna, Comune di Bologna, Città metropolitana di Bologna e la Provincia autonoma di Trento.
"Implementare il lavoro agile - spiega il presidente Fugatti - significa promuovere una pubblica amministrazione che valorizza il capitale umano ed il benessere organizzativo. Lo smart working ci permette infatti di incentivare i processi di digitalizzazione, ridurre gli spostamenti lavorativi all'interno del nostro territorio e migliorare la conciliazione famiglia lavoro".

Nel 2018, la Provincia autonoma di Trento ha aderito al progetto VeLA (Veloce Leggero Agile – Smartworking per la PA) in seguito all’avviso pubblico europeo PON GOVERNANCE per il finanziamento di interventi volti al trasferimento, all’evoluzione e alla diffusione di buone pratiche. TelePAT 2.0 è stato infatti riconosciuto come buona pratica da mettere a fattor comune: per questo l’Amministrazione provinciale ha partecipato al progetto come ente cedente. Il progetto si è concluso il 31 luglio 2019. 

Le Amministrazioni partecipanti al progetto VeLA hanno deciso di costituire un Partenariato allo scopo di consolidare il percorso intrapreso in tema di smart working come volano per la trasformazione digitale e il cambiamento organizzativo nella PA. L'accordo di durata triennale è rinnovabile ed estendibile a tutti gli enti pubblici che desiderano sviluppare lo smart working.

Attraverso il protocollo si punta a rafforzare nelle organizzazioni partner le principali leve attivate dallo Smart Working (innovazione delle modalità di lavoro, lavoro per obiettivi, digital skills, innovazione dei processi, conciliazione tempi di vita lavoro, age management, etc). Attivare percorsi di diffusione dello smart working tra le pubbliche amministrazioni e possibili collaborazioni con soggetti privati. Infine sviluppare percorsi formativi e momenti divulgativi.

(gz)


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