Giovedì, 01 Dicembre 2022 - 10:18 Comunicato 3752

Al Festival della Famiglia un percorso di crescita che vede protagonisti cittadini e comunità
Servizio Civile, esperienze a confronto con i giovani al centro

Il Servizio Civile Universale Provinciale (SCUP) riveste una funzione formativa importantissima, per accompagnare i giovani nella transizione verso l’età adulta, con l'obiettivo più generale di contribuire alla crescita del giovane che si appresta a vivere le sfide di una nuova condizione. Se ne è parlato ieri pomeriggio al Vigilianum, in occasione dell'incontro del Festival della Famiglia dal titolo "Il servizio civile per diventare adulti", dove è stata portata non solo l'esperienza trentina, ma anche quella di altre due realtà, la Lombardia e l'Emilia Romagna.
A guidare l'appuntamento il direttore dell'Ufficio servizio civile dell'Agenzia per la coesione sociale Giampiero Girardi, che ha introdotto gli interventi dei relatori: Giacomo Pisani, ricercatore Euricse, autore di uno studio sul servizio civile trentino con un focus sull'apprendimento delle competenze; Stefania Fabbri, del servizio civile regionale della Regione Emilia Romagna e Sergio Silvotti, portavoce del Forum Terzo Settore della Lombardia
Presente anche Renza Pecoraro, direttore dell'Ufficio di supporto amministrativo e contabile e gestione interventi economici dell'Agenzia per la coesione sociale, che ha illustrato la misura adottata dalla Provincia autonoma di Trento della dote finanziaria, pensata per contribuire ad incoraggiare la costituzione di giovani nuclei familiari.
Festival della Famiglia 2022: al Vigilianum l’incontro dal titolo "Il servizio civile per diventare adulti"(Renza Pecoraro, Giampiero Girardi, Giacomo Pisani) [ Archivio Ufficio stampa PAT]

Il servizio civile, come ha approfondito Pisani, ha mutato il suo significato iniziale, legato ad un principio di difesa della patria, declinandosi in altre dimensioni, come quella formativa e di crescita della persona. Il suo valore oggi va messo in relazione con le sfide che i giovani vivono nel passaggio verso l'età adulta, in particolare nel momento dell'inserimento nel mondo del lavoro. La dimensione in cui si colloca quindi è soprattutto quella formativa, ma non intesa al pari di uno stage o di un tirocinio, bensì come uno strumento centrato in una abilitazione al lavoro intesa come fattore di coesione, mediando tra i due poli della sua funzione sociale e quella professionalizzante. I giovani in ogni caso devono sapersi rendere protagonisti di questa scelta, in modo che possano essere decisori consapevoli e non succubi del loro presente e del loro futuro.
Anche Fabbri ha messo in evidenza che il giovane deve essere un attore all'interno delle istituzioni, messo in condizione di creare legami autentici, così che la crescita possa essere non solo del giovane stesso, ma anche degli enti che ospitano il servizio civile e del territorio in cui viene svolto. Spesso i ragazzi non hanno percezione di questa opportunità che offre il servizio civile, che è un percorso per delineare una identità, non solo offrire certificazione di competenze.
Silvotti ha ribadito che le ragazze e i ragazzi devono scegliere consapevolmente, in modo da essere protagonisti dei propri interessi e bisogni. Il servizio civile, in ogni caso, è come una lente che aiuta a leggere il rapporto fra il singolo e la comunità, un'esperienza che deve essere generativa e possa essere ricollocata nel protagonismo dei cittadini e delle comunità stesse.
Il dibattito ha evidenziato il fatto che nel servizio civile si gioca in modo evidente il rapporto tra giovani e adulti: questi ultimi devono proporre una forma di aiuto e sostegno alle generazioni giovani, penalizzate dalle crisi economiche e da quella ambientale. Il servizio civile, dunque, non deve essere strumentalizzato per far fronte ai problemi e alle carenze degli adulti.
Diventa fondamentale fare in modo che il giovane sia effettivamente al centro del servizio civile e che i suoi bisogni, le sue aspettative, le sue esigenze abbiamo davvero attenzione e risposta.
Questo è il tentativo che da tempo è in corso nella provincia di Trento tramite il servizio civile universale provinciale (SCUP).

Fotoservizio a cura dell'ufficio stampa

(sil.me)


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