Le misure di semplificazione edilizia e urbanistica contenute nella nuova legge rispondono alle richieste avanzate dai cittadini e dalle categorie economiche e dagli ordini professionali, ma anche dai Comuni, dal momento che le agevolazioni governative hanno incrementato notevolmente il numero di pratiche presentate ai fini della regolarizzazione edilizia, presupposto indispensabile per accedere al Superbonus 110 per cento (che si articola come noto in un Ecobonus avente come fine principale il miglioramento della classe energetica degli edifici, e, nelle zone d’Italia classificate come sismiche, anche in un “Sismabonus”).
“Sul piano pratico – spiega ancora Tonina – il problema è rappresentato dalla mole di domande giunte agli uffici, che blocca l’avvio dei cantieri. Ci siamo concentrati perciò sulle microviolazioni, quelle che anche lo Stato, nel recente decreto semplificazione, ha qualificato non più come abuso edilizio. In questo periodo rappresentano circa il 70% delle pratiche presentate ai Comuni: si tratta di difformità marginali, che non impattano sulla normativa provinciale, orientata alla riduzione del consumo di suolo. Nessun condono, quindi, ma un attento recupero del patrimonio esistente, reso ancora più efficace grazie agli emendamenti introdotti in Terza Commissione per facilitare l’applicazione delle norme”.
L’iter di approvazione del DDL ha previsto il confronto con il Consiglio delle autonomie locali, il Comitato interprofessionale ordini e collegi tecnici, l’Associazione tecnici comunali e delle Comunità del Trentino, il Coordinamento provinciale imprenditori e l’ANCE. Tutti gli attori coinvolti hanno fatto pervenire suggerimenti e proposte che hanno ampliato la portata della normativa. L’intento infatti è anche quello di intervenire in materia di edilizia, con l'approfondimento di nuovi istituti come la definizione di "stato legittimo" degli edifici e della tolleranza (indispensabile per l’accesso ai lavori previsti dall’Ecobonus). Per gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici sono previste infine semplificazioni in materia di distanze tra le costruzioni, per le quali varranno le distanze preesistenti entro determinati limiti fissati proprio dalla norma per assicurare interventi coerenti con gli insediamenti esistenti .
La nuova disciplina è scaturita da un’attenta comparazione tra le norme provinciali vigenti e i principi contenuti nel Decreto semplificazione e l’innovazione digitale che, a fine 2020, ha introdotto molte novità al Testo unico nazionale in materia di edilizia.