La conversione del setting assistenziale nasce quindi dall’esigenza di garantire un’adeguata offerta ospedaliera ai centri di Trento e Rovereto in vista dei lavori che nei prossimi tre anni interesseranno i rispettivi ospedali.
A fronte della sospensione del servizio di cure intermedie presso la Casa di Cura Solatrix e l’Ospedale San Camillo, l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari attiverà a partire dal 1° gennaio un nuovo nucleo di cure intermedie da 20 posti letto a San Vendemmiano tramite una apposita convezione con la Cooperativa Sociale Assistenza di Tione - ente gestore della struttura di Castel Ivano, già residenza sanitaria territoriale Covid e di supporto al servizio sanitario provinciale.
Ad oggi la rete delle cure intermedie in Trentino include il presidio sociosanitario di Mezzolombardo (12 posti letto), quello di Ala (20 posti letto), quello di Tione (17 posti letto), Casa di Cura Solatrix di Rovereto (16 posti letto) e l’Ospedale San Camillo di Trento (11 posti letto).
Le azioni previste dalla Componente 1 della Missione 6 del PNRR prevedono l’ampliamento da 12 a 15 posti letto nel nucleo di Mezzolombardo, la realizzazione di un Ospedale di comunità a Pergine Valsugana, la cui progettazione consente al momento di individuare un nucleo di 17 posti letto, e la realizzazione di un Ospedale di comunità ad Ala che a regime prevede 17 posti letto.