Rifugi e bivacchi costituiscono presidi eccezionali della montagna: con la loro architettura e il loro servizio segnano il paesaggio, definendo luoghi di accoglienza e riparo. Perciò la loro progettazione richiede cura e attenzione, ancor più in una prospettiva segnata da inequivocabili trasformazioni ambientali e da una frequentazione in costante cambiamento. Il ciclo di incontri (più laboratorio) "Progettare in alta quota" si propone come un importante momento di formazione e scambio tra esperti della materia, progettisti, rifugisti, guide alpine, appassionati della montagna per condividere temi, problemi e opportunità legate alla realizzazione e gestione di luoghi così delicati.
La giornata introduttiva di oggi, è servita a delineare lo stato dell’arte sugli aspetti sociali, culturali, economici, antropologici della montagna contemporanea. Dopo i saluti della presidente della Sat, Anna Facchini, ha preso la parola il vicepresidente Tonina, per il quale "in Trentino, così come in tutte le aree alpine, il tema del costruire in quota è fonte di un dibattito serrato, in cui si confrontano posizioni diverse. La tradizione a cui facciamo riferimento in realtà è relativamente recente, si è sviluppata soprattutto nel corso del ‘900. In ogni caso la nostra rete capillare di rifugi e di bivacchi arricchisce le nostre montagne ed è una risorsa collettiva dal grande valore simbolico e affettivo. Per questo la sua gestione riveste un'importanza strategica. Il valore sociale di questi luoghi s ci impone di gestire tale innovazione con particolare attenzione e cura, alla ricerca della qualità del progetto. La riflessione che è stata promossa da Sat e Ordine degli architetti è dunque un’iniziativa meritoria.
"Il mio Assessorato - ha detto ancora Tonina - segue con grande interesse questo argomento. Ricordo a questo proposito il dibattito sviluppato nell’ambito del Forum dell'Osservatorio del paesaggio e il documento che è scaturito da questo dibattito. Coinvolgendo attivamente gli Ordini provinciali degli architetti e degli ingegneri e il Circolo trentino per l’architettura contemporanea, lo scorso anno è stato realizzato il Quaderno 'Costruire in quota', con una selezione di opere di architettura contemporanea che possono essere altrettanti punti di riferimento per i progettisti. La Giunta provinciale ha inoltre deciso di coinvolgere il Comitato per la cultura architettonica e il paesaggio, in un' attività di consulenza gratuita rivolta a progettisti e committenti nel caso di realizzazione di nuovi rifugi o di loro ristrutturazione totale. Questa attività ha già visto il Comitato coinvolto in numerosi casi, dando l'avvio ad un percorso tecnico e culturale che auspichiamo potrà contribuire alla crescita qualitativa degli interventi edilizi in quota".
I lavori sono proseguiti con gli interventi di Gianni Battaiola, presidente di Trentino Marketing, di Roberta Silva, dell'Associazione Rifugi del Trentino, e di Marco Giovanazzi, presidente dell'Ordine degli Architetti PPC Trento, a cui sono seguite le diverse sessioni di lavoro dedicate all'esame dei temi in agenda.
Prossimo appuntamento venerdì 13 maggio con un'intera gionata di lavori (ore 10-18) sempre in via Manci, sul tema "Il progetto dei rifugi".