Sabato, 05 Agosto 2023 - 17:33 Comunicato 2329

Alla cerimonia ha presenziato anche il vicepresidente Mario Tonina
Riapre a Brentonico Palazzo Eccheli-Baisi

Brentonico festeggia la riapertura di Palazzo Eccheli-Baisi. Rimasto chiuso per lavori di straordinaria manutenzione che dovevano durare 90 giorni e si sono protratti per oltre 2 anni. L’Amministrazione Comunale è intervenuta sbloccando i lavori e dando il via libera per il rifacimento del tetto con posa della linea vita e l’innalzamento dell’ascensore per lo sbarrieramento del piano sottotetto. Sabato 5 agosto ha voluto riaprire le porte dello storico Palazzo, ufficialmente, in concomitanza con l’apertura della mostra “Quello che siamo”, festeggiando insieme a tutta la cittadinanza.
Nella foto Stefano Barozzi, Isacco Corradi, Dante Dossi, Mario Tonina, Alberto Girardelli e Cecilia Nubola [ Foto Archivio Ufficio Stampa PAT]

Il nuovo spazio, restituito alla Comunità, è stato presentato nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione del vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Mario Tonina. “Questa mostra ha un significato particolare per tutta la comunità della Vallagarina – ha spiegato il vicepresidente Tonina - perché si tratta di un’iniziativa importante che tutti sapranno apprezzare. Credo sia il giusto operato per il Trentino, in particolar modo per un’Autonomia speciale, che vuole distinguersi, raccontare e permettere che le sue tradizioni e la sua storia rimangano a disposizione delle nuove generazioni. Ancor più che in passato, i giovani devono conoscere i valori fondanti della nostra autonomia, fatta di autogoverno ma anche di cooperazione. La partecipazione di così tanti cittadini conferma l’importanza di questo palazzo per la comunità. Palazzo Eccheli Baisi riapre oggi grazie alla sensibilità della Comunità di valle e del Comune di Brentonico e del suo sindaco Dante Dossi che attraverso le risorse investite hanno permesso di effettuare dei lavori grazie ai quali tutti oggi possono conoscerne storia, cultura, e allestire altre iniziative come la mostra “Quello che siamo”. La presenza di molti sindaci della zona e di don Daniele Laghi, inoltre, ci dice che tutta la comunità si riconosce in quelli che sono i valori, la storia, i momenti importanti, i ricordi che all’interno di questo palazzo ognuno potrà vivere, seguire, ammirare. Con tutti questi primi cittadini abbiamo avuto modo, in questa legislatura, di valutare e approfondire se ci sono le condizioni per garantire un percorso che porti il Monte Baldo al riconoscimento da parte dell’Unesco. Sappiamo che questi sono riconoscimenti importanti e sono un esempio di buona gestione. Tutti i sindaci presenti oggi hanno sempre confermato la volontà di avviare questo percorso e nei giorni scorsi è giunta la lettera dell’assessore alla cultura, sport e territorio della Regione Veneto Cristiano Corazzari, il quale conferma la sua disponibilità e interesse a iniziare questo percorso. Purtroppo non tutti i Comuni limitrofi del Veneto hanno dimostrato la stessa sensibilità, ma 5 Comuni trentini e 6 del Veneto sono favorevoli a proseguire nella candidatura e sarà mio impegno nelle prossime settimane promuovere un incontro per capire se possiamo quanto meno dare il là a un nuovo passo in avanti che possa proseguire nella prossima legislatura. Questa unione di intenti verso un attestato così prestigioso è fondamentale per garantire in futuro una maggiore valorizzazione e tutela di un patrimonio riconosciuto e frutto del lavoro di molte persone e professionisti che hanno saputo far vivere e salvaguardare il loro territorio. Sarà impegno di questa e della prossima giunta trovare le soluzioni per assicurare la vivibilità in questi territori sempre più strategici, perché i territori di montagna vivi permetteranno ai giovani di svolgere qua il loro lavoro e difendere i veri valori espressi anche da questa mostra".

“Siamo molto contenti di questo risultato, che non vuole essere un traguardo, ma una tappa – dice Dante Dossi, sindaco di Brentonico e Presidente del Parco naturale locale Monte Baldo - Appena insediati c’eravamo presi l’impegno di far ripartire e ultimare i lavori del Palazzo e oggi con l’allestimento di questa mostra lo riconsegniamo alla comunità. Non un traguardo, dicevo, ma una tappa, perché da oggi rendiamo fruibile questo posto straordinario, che ospita la Casa del Parco Naturale locale del Monte Baldo, il Museo del Fossile, le Officine dei semplici e la Farmacia Maturi, luogo di cultura, di incontro, di conoscenza, per i cittadini ed i frequentatori del Monte Baldo per gli appassionati di botanica a livello mondiale l’idea è quella di un palazzo in movimento che guarda al futuro partendo dalle “storie” del passato’.

Una festa di territorio a cui hanno partecipato, tra gli altri anche: Cecilia Nubola, assessora alla Cultura del Comune di Brentonico; Stefano Barozzi, rappresentante della Comunità di Valle della Vallagarina; Franco Marzatico, capo della Soprintendenza ai beni culturali della Provincia autonoma di Trento; Alberto Girardelli, vice presidente Apt Rovereto, Vallagarina, Monte Baldo; Stefano Barozzi, rappresentante della Comunità di Valle della Vallagarina. A Rodolfo Taiani, componente della Fondazione Museo Storico, il compito di raccontare del rinnovato settore “Officine dei semplici” con l’allestimento della novecentesca farmacia Maturi; Alessio Bertolli, vicedirettore del Museo Civico di Rovereto, si è soffermato su ciò che forse di più caratterizza l’Altopiano di Brentonico, ovvero il Monte Baldo con il punto informativo sul Parco Naturale Locale Monte Baldo, il Museo del fossile e l’Orto dei semplici, vero scrigno florovivaistico. Inaugurati nel 2005, Orto dei Semplici e del Giardino Botanico occupano circa 6000 metri quadrati, è sono state progettata e realizzate sul modello degli orti rinascimentali di Padova e Pisa. Attualmente nell'Orto botanico sono coltivate circa 500 specie di piante, grande importanza è dedicata alle entità che crescono cioè spontanee sulla catena del Monte Baldo.   Nell’occasione è stata inaugurata anche la mostra fotografica “Quello che siamo”, prima restituzione pubblica del progetto di archivio digitale Balda memoria (www.baldamemoria.it). “Un’iniziativa a cui teniamo molto – ha detto Cecilia Nubola, – La mostra fotografica è un viaggio nella storia del nostro territorio dal 1860 agli anni 2020, quindi ai giorni nostri e segue il percorso di Balda Memoria, il primo archivio multimediale e interattivo del Trentino.  Stiamo raccogliendo centinaia e centinaia di foto e filmati di interesse storico del territorio organizzati in aree tematiche. Il progetto vuole diventare modello di comunicazione e unione tra generazioni, storie, identità, un filo rosso che unisce passato e presente”.

La mostra fotografica ‘Quello che siamo’

Insieme all’archivio Balda Memoria, la mostra fotografica “Quello che siamo” coinvolge la popolazione, i Circoli, le Associazioni, la Comunità per la valorizzazione del materiale fotografico e video del Monte Baldo trentino. Un progetto ambizioso promosso dal Comune di Brentonico, con il sostegno della Provincia autonoma di Trento.  “Quello che siamo” è una mostra fotografica che fissa le grandi trasformazioni paesaggistico-ambientali, sociali, economiche e culturali vissute dal territorio e dalle comunità dell’altopiano di Brentonico da inizio Novecento fino ai nostri giorni. Il risultato vuole essere un racconto corale e composito, un primo passo per dare voce alla memoria collettiva e ricostruire la storia visuale delle nostre comunità.  Chiunque può contribuire ad allargare i ricordi dell’archivio Balda Memoria con foto, video album dimenticati in qualche soffitta, o nei cassetti. È un progetto aperto e in continuo divenire. Un lavoro che diventerà una base di studio e conoscenza anche per scuole, mostre, iniziative. L’idea è quella di narrare una storia che passa dagli strumenti che oggi usano studenti e ragazzi. È un mettere a confronto ieri e oggi per pensare al futuro”. Così Franco Marzatico, capo della Soprintendenza ai beni culturali della Provincia autonoma di Trento: “Questa iniziativa rappresenta un'importante occasione per valorizzare la ricchezza dei fondi dell'Archivio fotografico storico provinciale. Bene che ci sia un approccio condiviso al patrimonio culturale come bene comune che trae alimento dalla partecipazione, dallo scambio di conoscenze e dalla sensibilità delle persone, delle istituzioni e delle comunità”. A curare la realizzazione della mostra e del portale è Vitamina Studio, giovane realtà imprenditoriale che ha mosso i suoi primi passi proprio sull’Altopiano. BaldaMemoria è consultabile dal sito www.baldamemoria.it ed è suddiviso in 14 aree tematiche: scuola, ritratti familiari, grande guerra, lavoro, turismo, ambiente, religiosità, architettura di montagna, vita quotidiana, cartoline, emigrati, sport, profughi, emigrati. Ad oggi raccoglie oltre 1500 foto che si possono scoprire anche per anno. Davvero sorprendente vedere come il Parco del Baldo si è trasformato nel corso del tempo, come sono cambiati il lavoro, la comunità, il paesaggio. 

Cenni di storia del palazzo Eccheli - Baisi - Mostre e collezioni

Palazzo Eccheli Baisi fu costruito alla fine del XVI secolodalla famiglia Eccheli di Pilcante, che si trasferirono a Brentonico per gestire le miniere di terre verdi del Dosso e dell’Aviana (Loc.Pianeti), ricevute in concessione da Venezia.  La facciata attuale e l’interno del palazzo sono il risultato di un totale rimaneggiamento della fine del XVIII secolo. Nel 1840 la residenza passò alla famiglia Baisi, che vi stabilì un negozio.  Nel 1984 è stato acquistato dal Comune di Brentonico che, dopo un accurato restauro, ne ha fatto un centro culturale. L’ultimo restauro è stato completato nel 2023 sotto l’attuale amministrazione del sindaco Dante Dossi. All’interno del palazzo al piano terra si trova un salone a doppia altezza con balconata e soffitto affrescato e la scalinata d’accesso al giardino. Al primo piano si possono ammirare numerose stanze affrescate, come la stanza delle colonne verdi, la stanza dei rapimenti (con affreschi del ratto delle Sabine e del rapimento di Elena di Troia) e la stanza delle arti (musica, architettura, geografia e pittura). Il secondo piano presenta altri affreschi di scene mitologiche come Leda e Zeus e paesaggi brentegani. Da visitare anche le mostre e le collezioni permanenti del Palazzo come leOfficine dei semplici e la Farmacia Maturi. Le Officine dei semplici vuol essere uno spazio in cui presentare le peculiarità del monte Baldo, ma soprattutto documentare come in età moderna e contemporanea si sia andata via via consolidandosi quella virtuosa relazione fra osservazione, conoscenza e tutela dell’ambiente quale fondamento dell'integrità stessa dell'esistenza umana. Una relazione che trova significativo riscontro anche nella professione farmaceutica, qui narrata attraverso la cosiddetta Farmacia Maturi: gli arredi, i contenitori e gli strumenti originali esposti ben rispecchiano l'importanza del farmacista all'interno della comunità in cui operava e per la quale costituiva e costituisce punto di riferimento irrinunciabile.

Turismo, volano del territorio

Infine spazio anche alnuovo video che racconta la Casa del Parco Naturale Locale Monte Baldo con il nuovo centro visitatori del Parco inaugurato a luglio 2019 al Museo del Fossile del Monte Baldo, ricca collezione paleontologica di Osvaldo Giovanazzi e presso la "filandèla” il punto informativo del Trekking delle malghe e dei fiori del Baldo. Cosi Alberto Girardelli, vice presidente Apt Rovereto, Vallagarina, Monte Baldo: “Brentonico e il Monte Baldo sono il fiore all'occhiello per la promozione turistica della Vallagarina per quanto riguarda l'outdoor e per gli sport legati alla montagna. Da sempre c'è una fruttuosa sinergia con il Comune di Brentonico per promuovere la zona, sia in inverno che d'estate. Proprio l'Altopiano si presta perfettamente al turismo fatto di passeggiate lente, della scoperta delle bellezze naturali e dell'enogastronomia del territorio, asset portanti della nostra Apt. L'estate sta dando già ottimi risultati: con l'inaugurazione del restaurato Palazzo si aggiunge un gioiello in più che potremo offrire ai nostri turisti”.

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Credits: Thomas Saglia

(pt)


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