L'eccezionalità del territorio delle Alpi Ledrensi, che comprende i siti Natura 2000 e aree di integrazione ecologica di fondovalle e in quota, è frutto di vari fattori, tra cui la posizione geografica, le vicende della storia naturale, le interazioni tra l'uomo e l'ambiente. Fiori, piante e imponenti flussi migratori di avifauna portano i valori di biodiversità della zona ai massimi livelli nell'intero arco alpino. Oltre il 90% della superficie è rappresentata da foreste, praterie alpine, pascoli, rocce ed arbusteti, habitat vitali per numerose specie, tra cui rapaci, galliformi e picidi. La valenza naturalistica dell'area è riconosciuta a livello internazionale: la ricerca floristica si protrae da secoli e coinvolge numerosi specialisti internazionali ed università europee; anche il Lago d'Ampola, ad esempio, rientra nei primi documenti di protezione dell'ambiente prodotti a livello nazionale; ai sensi della Direttiva Habitat sono individuati e tutelati ben otto siti di interesse europeo nel territorio. In questo contesto si inserisce la storica attività del Museo Tridentino di Scienze Naturali che, fin dagli anni Quaranta del secolo scorso, ha attivato una serie di ricerche a sfondo archeologico ed ambientale nell'area di Ledro, attualmente affiancate da attività finalizzate alla divulgazione ed alla didattica.
Gli interventi e le attività programmate prevedono il coordinamento e il funzionamento della rete attraverso specifiche professionalità, studi, monitoraggi e piani per la conservazione nel tempo delle aree protette, interventi di comunicazione, educazione e formazione di cittadini, agricoltori e operatori turistici a beneficio della connettività ecologica e della trasmissione di valori culturali legati alla rete di riserve, progetti di sviluppo locale sostenibile, manutenzione delle strutture, dei percorsi e delle infrastrutture, tutela attiva degli habitat.
Per l’attuazione delle azioni previste dal programma triennale degli interventi, è prevista una spesa complessiva nel triennio di 591.500 euro, di cui 270.000 a carico del bilancio della Provincia autonoma di Trento, per gli esercizi finanziari 2023-2025. I restanti stanziamenti sono ripartiti fra gli altri Enti: Comunità Alto Garda e Ledro (157.500 euro), Comunità delle Giudicarie (5.000 della euro), BIM Sarca Mincio Garda (90.000 euro), BIM del Chiese (30.000 euro) e Comune di Ledro (39.000 euro).