Lo spazio alpino ha un grande potenziale per la produzione di energia rinnovabile e quindi anche per la produzione decentrata di idrogeno verde. Questi prerequisiti rendono necessarie la pianificazione transfrontaliera, il coordinamento, la comunicazione e l'attuazione di strategie per l'idrogeno verde. I rappresentanti delle regioni che fanno parte di ARGE ALP nella risoluzione approvata oggi chiedono di garantire la connessione alla rete di approvvigionamento di idrogeno di livello superiore (dorsale dell'idrogeno). L'uso dell'idrogeno richiede una strategia di importazione e per questo i territori membri dell'ARGE ALP chiedono di essere collegati alla "dorsale europea dell'idrogeno" in modo adeguato e tempestivo. Gli attuali piani per gli idrogenodotti, infatti, non tengono sufficientemente conto delle esigenze delle regioni alpine.
Al momento, inoltre, mancano ancora i regolamenti europei necessari per un mercato interno dell'idrogeno: non appena la legislazione lo consentirà, si punterà ad ottenere una rapida implementazione nelle normative nazionali. Le regioni di confine, dove si trovano importanti infrastrutture come i gasdotti o le reti di trasmissione dell'elettricità, possono svolgere un ruolo di cerniera per la cooperazione nell'approvvigionamento energetico e l'ARGE ALP intende collaborare più strettamente su questi temi in futuro.
L'ARGE ALP - Comunità di Lavoro delle Regioni Alpine - è stata fondata il 12 ottobre 1972 a Mösern, in Tirolo, con l'intenzione di risolvere problemi comuni a diverse regioni dell’arco alpino in un rapporto di buon vicinato e mutua collaborazione. I membri dell'ARGE ALP sono: Libero Stato di Baviera (Germania); Länder Vorarlberg, Tirolo, Salisburgo (Austria); Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Regione Lombardia (Italia); Cantoni Grigioni, San Gallo, Ticino (Svizzera).