L'assessore Ugo Rossi ha quindi partecipato al convegno dedicato al ruolo delle innovazioni nel futuro dell'Euregio, delineando le politiche intraprese dalla Provincia autonoma di Trento nell'ambito della ricerca e dell'innovazione, con un focus sull'innovazione come fattore di sviluppo sociale: "Nei nostri territori di montagna è giusto misurare il benessere in relazione alla crescita e al Pil, ma ci sono anche strumenti di misurazione diversi, come i valori, la capacità dei cittadini di far parte della vita sociale, la quota di volontariato che c'è nelle nostre società. In Europa vive l'8% della popolazione mondiale che produce il 25% della ricchezza complessiva e consuma la metà della spesa sociale mondiale. Io credo - ha proseguito Rossi - che innovare voglia dire anche fare in modo che i diritti ci siamo dappertutto".
Oggi al Trentino si presentano alcune sfide: "In questi anni come amministrazione abbiamo cercato di costruire un contesto favorevole: vi sono 900 km di fibra ottica già posati, 20 centri di ricerca e 2500 ricercatori che vivono e lavorano in Trentino; abbiamo anche sostenuto le imprese che investivano in ricerca e sviluppo. In futuro dovremo lavorare su due filoni: il primo legato all'innovazione del territorio, perché dobbiamo fare in modo che i nostri cittadini continuino a lavorare nelle nostre valli, e lo possiamo ottenere solo investendo nell'innovazione per sviluppare ad esempio il telelavoro, la connettività fra i diversi centri. Il secondo filone è legato all'invecchiamento della popolazione. Abbiamo necessità di migliorare le performance dei nostri sistemi sociali e sanitari, investendo sulla medicina e mettendo in relazione i nostri ospedali di valle, cercando al contempo di collegare i centri sanitari con i pazienti stessi, attraverso la partecipazione del cittadino alla propria storia clinica, infine individuare forme di aiuto e di protezione sociale a garanzia dei nostri cittadini per combattere il progressivo invecchiamento della popolazione con forme già attuate in Austria come i fondi sanitari integrativi". Soprattutto, per l'assessore Rossi, il futuro delle tre province è assieme: "Dobbiamo lavorare insieme per fare massa critica, per dare ai nostri centri di ricerca un territorio di riferimento più ampio. In questo senso l'Accordo sottoscritto oggi fra le tre Università è un'opportunità formidabile che ci deve stimolare ad essere tra i migliori in Europa".
Nel dibattito conclusivo, mediato dal presidente del Forum europeo di Alpbach Franz Fischler, accanto all'assessore Ugo Rossi vi erano il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Luis Durnwalder - "sono quattro gli obiettivi su cui concentrarsi: energia, mobilità, montagna e alimentazione" - e il presidente del Land Tirolo Günther Platter - "in futuro bisognerà prestare attenzione a energia, elettro-mobilità, tutela ambientale e sviluppo sostenibile", nonché il ministro austriaco alle scienze e alla ricerca, Karlheinz Töchterle.
Il convegno ha invece visto confrontarsi: Sara Matt-Leubner, del Centro di trasferimento tecnologico dell'Università di Innsbruck, che ha illustrato come le innovazioni raggiungeranno la produzione, e quindi il consumatore, a partire dalla ricerca; Enrico Zaninotto, professore dell'Università di Trento, che ha parlato del ruolo delle innovazioni nelle tre province dell'Euregio rispetto all'Europa; Johann Willeit, dell'Università di Medicina di Innsbruck, che ha spiegato l'importanza delle innovazioni per il sistema sociale; infine il senatore Francesco Palermo, che ha ricordato come la cooperazione transfrontaliera sia uno strumento importante di innovazione istituzionale.
Riprese, immagini e interviste (a Ugo Rossi e a Daniele Castello) a cura dell'Ufficio Stampa
All: comunicato dell'Università degli studi di Trento -