
Il progetto ha visto la collaborazione fra il Servizio Bacini montani, il Servizio Industria, ricerca e minerario della Provincia, E'-Lith S.r.l. (Concessionario per l’acqua minerale termale Fonti di San Martino), il Comune di Primiero San Martino di Castrozza e ACSM. Un impegno collettivo, che ha portato alla stipula di una convenzione, permettendo di unire risorse e competenze per raggiungere diversi obiettivi: il recupero e la messa in sicurezza della sorgente Val della Vecia, il consolidamento del guado della strada forestale e la protezione delle opere di scarico del Bacino Civertaghe, che necessitavano di interventi urgenti di manutenzione.
I lavori sono stati eseguiti da settembre a novembre 2024 ed hanno visto la ricostruzione di selciatoni in massi per proteggere i tratti più erosi del fondo, il rifacimento di una briglia danneggiata e il consolidamento di piccoli tratti di scogliera, utilizzando massi ciclopici cementati. Nel 2025 sono previsti ulteriori lavori, in particolare nella zona più a valle, dove si procederà al consolidamento di altre briglie storiche danneggiate, per garantire la stabilità dell’intero sistema idraulico.
Il Rio Val della Vecchia, uno degli affluenti del torrente Cismon, è noto per il suo forte dissesto idrogeologico. Le numerose frane lungo il suo corso hanno richiesto in passato interventi sistematici di manutenzione, tra cui la realizzazione di una scalinata di briglie a protezione del tratto superiore. Gli interventi più recenti si inseriscono in un piano di consolidamento che mira a mantenere la funzionalità e la sicurezza del sistema idraulico, prevenendo potenziali danni gravi anche al torrente Cismon, come già accaduto nel 1994, quando una colata aveva avuto conseguenze disastrose sulla centrale Civertaghe e sull’intera piana di Siror.