Il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha parlato di una bella iniziativa per la città e per il Trentino; per descriverla ha utilizzato il binomio tra natura e cultura e quello tra qualità e sostenibilità.
Enrico Zanoni, presidente dell’Istituto Trento Doc, ha parlato del Festival come una tappa di un percorso che parte da lontano, dall’intuizione nei primi del 1900 di un giovane enologo, Giulio Ferrari. Ha ricordato anche altre date: il 1984 con la fondazione dell’Istituto Trento Doc e il 2007 con la creazione del marchio. Un percorso che, ha detto, ha fatto crescere molto il nome del prodotto.
Maurizio Rossini, amministratore delegato di Trentino marketing ha illustrato i contenuti principali del Festival, anticipando che il programma dettagliato sarà presentato a settembre.
Ha spiegato che i quattro concetti chiave che caratterizzeranno l’appuntamento sono: territorio, prodotto, racconto, esperienza. L’evento, ha aggiunto, è pensato per un pubblico raffinato. Un festival pensato non per grandi numeri ma per piccoli ed esclusivi appuntamenti adatti ad approfondire i temi, gustare un prodotto unico ed originale, godere di momenti di approfondimento culturale in cui rigore e leggerezza trovino adeguata ospitalità. In programma ci saranno incontri, cooking show, degustazioni, appuntamenti in città, nelle sale dei palazzi storici, nei cortili, in luoghi inaspettati ma anche con il coinvolgimento dei ristoranti, delle enoteche, dei bar e dei negozi, e inoltre anche i percorsi del Trentodoc, tra storia e paesaggi alla scoperta dei grandi produttori.
L’idea dunque è organizzare un programma di momenti diversi che mettano assieme pensieri, racconti, immagini e degustazioni ma anche gioia e convivialità.
Pietro Patton, presidente del Consorzio Vini del Trentino, ha posto l’accento sul rigore che deve caratterizzare il Festival e sull’autenticità che devono avere le esperienze che si propongono al pubblico.
E’ intervenuto in collegamento anche il giornalista Luciano Ferraro.