
Nel dettaglio, per quanto riguarda l’assegnazione del personale ATA è stata effettuata una semplificazione che prevede l’utilizzo di un solo parametro, ovvero il numero degli studenti iscritti che viene pesato in base a fattori di complessità delle scuole ed in particolare, per quanto riguarda gli istituti comprensivi in base al numero di plessi e, per le secondarie di secondo grado, in relazione agli indirizzi attivi.
La grande novità introdotta dal provvedimento riguarda però la costituzione del cosiddetto “organico dell’autonomia” anche per ciò che concerne l’assegnazione del personale ATA. In una logica di gradualità, questa flessibilità, attiva a partire dall’anno 2026/2027, permetterà alla scuola, per le posizioni non già coperte con personale di ruolo, di scegliere la figura professionale (Coaudiutore Amministrativo Scolastico o Assistente Amministrativo Scolastico) più confacente alle proprie necessità.
Per l’anno scolastico 2025/26, si conferma inoltre l’integrazione straordinaria e temporanea del personale amministrativo adibito a progetti PNRR, come definito nel 2024, in un numero complessivo pari a 25 unità, in aggiunta alle quali si prevede un’integrazione di organico di un’unità per ulteriori 5 istituzioni scolastiche, individuate in base all’ammontare di risorse PNRR movimentate per progetti finanziati nell’anno scolastico 2024-25.
Grande attenzione è stata infine riservata all’inclusione scolastica degli studenti e studentesse con accertata condizione di disabilità, adeguando le assegnazioni degli assistenti educatori a quanto già stabilito dalle disposizioni introdotte con la delibera relativa al personale docente. Anche in questo caso l'applicazione dei nuovi criteri di calcolo e l'eliminazione del limite massimo delle 5.000 ore settimanali, ha permesso un aumento dei posti in organico che passano dagli attuali 169 a 180. I nuovi posti saranno coperti con assunzioni in ruolo.