Al varo erano presenti anche l’onorevole Vanessa Cattoi e il presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini. Cattoi ha sottolineato l’importanza dell’opera “per l’intera Vallagarina e il Trentino, poiché la nuova stazione rappresenta una sorta di biglietto da visita per tutti coloro che dall’Italia vengono nel nostro territorio. Anche in questa occasione emerge la sinergia fra istituzioni locali, provinciali e nazionali con l’obiettivo di valorizzare al meglio lo sviluppo infrastrutturale del nostro territorio”.
Soini si è complimentato per il lavoro svolto, “un’opera ciclopica – ha sottolineato - attesa con trepidazione dai territori e in grado di migliorarne notevolmente la sicurezza”.
Nonostante la mole dell’impalcato metallico per completare le operazioni di varo sul canale Biffis, sono stati sufficienti solo 10 minuti. Il manufatto, del peso di 150 tonnellate e lungo 36 metri è stato assemblato nelle scorse settimane nella vicina area di cantiere della nuova stazione autostradale di Ala Avio. Adeguatamente imbragato, il cassone è stato sollevato da un’autogru tralicciata della portata nominale di 600 tonnellate e posato a circa 38 metri dalla gru stessa. Si è trattato di un’operazione di elevata perizia ingegneristica: la gru è dotata di un traliccio principale della lunghezza di ben 60 metri alla quale è stato agganciato il ponte e di un secondo traliccio atto a sollevare le 300 tonnellate di zavorra ausiliarie necessarie a controbilanciare il carico sollevato a 38 metri di distanza. L’imponente macchina ha quindi svolto una manovra rotatoria e posato il ponte sulle spalle, precedentemente costruite lungo gli argini del canale, calando di pari passo e gradualmente anche le zavorre.
“Si tratta – ha commentato il direttore tecnico generale Carlo Costa – di operazioni di elevata complessità, che richiedono una preparazione importante e grande precisione: siamo molto soddisfatti”.
Nel giro di 24 ore verrà posato, seguendo lo stesso schema, anche un secondo identico ponte, il ponte nord, necessario per la peculiare configurazione studiata per superare le criticità dell’attuale attraversamento del Biffis: al posto del semplice ponte di ridotte dimensioni trasversali oggi in funzione è stata immaginata una rotatoria di forma ellittica. “La forma architettonica risulta ben inserita nel contesto ambientale e la struttura metallica le conferisce leggerezza. Ovviamente – prosegue Costa – andranno poi eseguite ulteriori lavorazioni, dal montaggio delle predalles fino alla pavimentazione e al rialzo di tutta l’area di stazione e della viabilità per garantire il raccordo con i nuovi ponti”.
Proseguiranno anche i restanti lavori necessari a finalizzare l’opera, portata avanti pure in assenza della nuova concessione: la stazione e il Centro per la sicurezza autostradale verranno ampliati e potenziati con un intervento pensato per inserirsi in maniera armoniosa nel paesaggio e seguendo i più moderni standard di efficienza energetica degli edifici, le piste della stazione passeranno da 3 a 6 e si renderanno disponibili due parcheggi, uno per gli utenti (50 stalli) e uno a servizio della stazione e del CSA. Il tutto senza interferire con l’operatività della stazione, che è rimasta e rimarrà aperta.
(Ufficio stampa Autostrada del Brennero)
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Immagini del varo da drone
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Maurizio Fugatti – presidente della Provincia autonoma di Trento (audio video)
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Diego Cattoni – amministratore delegato Autostrada del Brennero (audio video)
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Carlo Costa – direttore tecnico generale Autostrada del Brennero (audio video)
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