“La medicina è pienamente coinvolta nel processo innovativo che riguarda ogni ambito delle nostre vite e che apre scenari nuovi ed opportunità tutte da esplorare - le parole dell’assessore Tonina -. L’obiettivo ultimo deve però essere la cura del paziente, unitamente al rendere il sistema sanitario efficiente e sostenibile, ma anche democratico ed accessibile, in un momento in cui la società tende ad un costante e progressivo invecchiamento e registra un forte calo delle nascite” ha rimarcato l’assessore, ricordando come il Trentino sia pronto e abbia già avviato iniziative che abbinano le potenzialità della tecnologica al sapere medico al fine di agevolare il lavoro dei professionisti ed offrire servizi ai cittadini. “Grazie anche alla collaborazione con i nostri centri di ricerca, abbiamo le competenze e gli strumenti per cavalcare le innovazioni e non subirle - ha continuato Tonina, citando il progetto Trentino Salute 4.0, la Cartella Clinica del Cittadino e il Fascicolo Sanitario Elettronico, e sottolineando poi l’importanza di continuare nel lavoro di sviluppo di soluzioni e applicativi per la gestione di servizi assistenziali e terapie. “In tal modo potremo estendere la telemedicina e la sanità digitale adattando le prestazioni alle necessità delle comunità e dei cittadini, potenziando una medicina di prossimità, essendo così più vicini ai pazienti” ha concluso.
L’assessore provinciale alla ricerca Achille Spinelli, nel ricordare come la sfida della transizione digitale e tecnologica riguardi tutti, ha evidenziato l’importante lavoro sul fronte della telemedicina avviato in provincia di Trento, a dimostrazione di come gli attori del sistema siano stati capaci di saper affrontare tale transizione. “La medicina digitale è sia un traguardo sia un processo in divenire con il quale si vuole accompagnare cittadini, pazienti e personale sanitario in una dimensione in cui benessere e salute si coniugano ad efficienza, semplificazione/modernizzazione e accessibilità” ha spiegato, ricordando come a fare la differenza sarà sempre la capacità umana anche di fronte all’avvento dell’intelligenza artificiale e della robotica. “Se l’intelligenza artificiale saprà darci infinite risposte occorrerà ancor di più essere in grado di porre le giuste domande e la capacità umana e professionale di discernere le risposte adeguate - le sue parole rivolto ai medici presenti in sala -. È una sfida complessa, alla quale si affianca quella della robotica, tema sul quale saremo impegnati con il futuro Polo di Scienze della vita, all’interno del quale si potrà lavorare nella doppia specializzazione medico-ingegnere. Le competenze e le risorse umane restano centrali, e con esse le nostre infrastrutture di ricerca: su questi aspetti la provincia c’è e continuerà ad essere al vostro fianco” ha concluso l’assessore.
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