
"Missionario partito dal Trentino di allora, un territorio di collegamento tra il mondo mediterraneo e Nord Europa, ma povero e in parte arretrato, padre Kino è andato in una terra lontanissima, come il Centro America, riuscendo ad applicare quei valori cristiani che sono alla base della nostra cultura. A differenza di quanto ci hanno insegnato sui conquistadores, dipinti come sterminatori di popoli del Centro e del Sud America, lui è stato un riferimento, riconoscendo il valore e l'umanità degli indigeni. Si è quindi messo a loro fianco, li ha protetti, difesi e li ha aiutati a crescere. Il suo messaggio è rimasto inalterato durante i secoli, tanto che nei territori in cui è stato è ancora ricordato e amato. Purtroppo sappiamo bene che gli uomini non imparano dalla storia, e troppo spesso gli errori tendono a ripetersi, come vediamo in questi giorni. Per questo è importante valorizzare il suo esempio, per tornare ad essere un territorio di cerniera, che faccia del rispetto e della valorizzazione delle differenze un punto di forza", ha aggiunto l'assessore Marchiori.
Durante la celebrazione, organizzata da Fondazione Ets padre Eusebio F. Chini, Provincia autonoma di Trento, Fondazione museo storico del Trentino, Comunità della Valle di Non e Comune di Predaia, con il patrocinio dell'Ambasciata del Messico in Italia e presso la Santa Sede, l'Asuc e le associazioni di Segno, l'Unione famiglie trentine all'estero e la Cassa Rurale Val di Non, Rotaliana e Giovo, ha visto il collegamento in diretta streaming dei vescovi di Tucson e di Hermosillo. Inoltre la messa è stata celebrata contemporaneamente a Segno e a Nogales, in Arizona.