Lunedì, 11 Agosto 2025 - 16:19 Comunicato 2196

A Segno le celebrazioni per ricordare il missionario, viaggiatore ed esploratore trentino
Marchiori: 'A 380 anni dalla nascita, il messaggio di padre Kino è ancora dirompente'

"La figura di padre Kino, ancora troppo poco conosciuta in Trentino, è dopo oltre tre secoli ancora dirompente e di grande attualità. Al di là della sua storia, di per sé straordinaria, il messaggio del missionario, viaggiatore, esploratore e uomo di scienza trentino è rimasto inalterato nonostante i secoli: un messaggio di rispetto per l'altro, della necessità di costruire ponti e di un'umanità fatta di persone, non di valori effimeri. Mi piace pensare che l'opera di padre Kino sia stata possibile perché veniva da un territorio come il nostro, di passaggio e di confine, dove la convivenza pacifica tra culture e lingue diverse era ed è tutt'oggi un elemento imprescindibile". Così, l'assessore alle politiche per la casa, patrimonio, demanio e promozione della conoscenza dell’Autonomia della Provincia di Trento, Simone Marchiori, in occasione dei 380 anni dalla nascita di padre Eusebio Chini, celebrata a Segno, terra natale del missionario, nella giornata di ieri, domenica 10 agosto 2025. All'iniziativa, aperta da una Santa messa presieduta dall'arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, sono intervenuti anche il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Claudio Soini, la sindaca del Comune di Predaia, Giuliana Cova, il presidente della Fondazione Ets padre Eusebio F. Chini, Alberto Chini, assieme a ospiti nazionali e internazionali, in presenza e in collegamento.

"Missionario partito dal Trentino di allora, un territorio di collegamento tra il mondo mediterraneo e Nord Europa, ma povero e in parte arretrato, padre Kino è andato in una terra lontanissima, come il Centro America, riuscendo ad applicare quei valori cristiani che sono alla base della nostra cultura. A differenza di quanto ci hanno insegnato sui conquistadores, dipinti come sterminatori di popoli del Centro e del Sud America, lui è stato un riferimento, riconoscendo il valore e l'umanità degli indigeni. Si è quindi messo a loro fianco, li ha protetti, difesi e li ha aiutati a crescere. Il suo messaggio è rimasto inalterato durante i secoli, tanto che nei territori in cui è stato è ancora ricordato e amato. Purtroppo sappiamo bene che gli uomini non imparano dalla storia, e troppo spesso gli errori tendono a ripetersi, come vediamo in questi giorni. Per questo è importante valorizzare il suo esempio, per tornare ad essere un territorio di cerniera, che faccia del rispetto e della valorizzazione delle differenze un punto di forza", ha aggiunto l'assessore Marchiori.

Durante la celebrazione, organizzata da Fondazione Ets padre Eusebio F. Chini, Provincia autonoma di Trento, Fondazione museo storico del Trentino, Comunità della Valle di Non e Comune di Predaia, con il patrocinio dell'Ambasciata del Messico in Italia e presso la Santa Sede, l'Asuc e le associazioni di Segno, l'Unione famiglie trentine all'estero e la Cassa Rurale Val di Non, Rotaliana e Giovo, ha visto il collegamento in diretta streaming dei vescovi di Tucson e di Hermosillo. Inoltre la messa è stata celebrata contemporaneamente a Segno e a Nogales, in Arizona.

(lb)


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