Martedì, 19 Marzo 2024 - 18:00 Comunicato 597

Il seminario "Dipendenze e salute mentale nello sport" ha messo in luce il diffondersi di sostanze dopanti tra gli sportivi non agonisti
La dipendenza dall'esercizio fisico e l'ossessione per il proprio aspetto favoriscono l'uso di sostanze dopanti

Il doping non è una minaccia solo per gli sportivi agonisti, ma è presente anche nella nostra società. Gli studi presentati nel seminario “Dipendenze e salute mentale nello sport”, svolto alle Gallerie di Trento lasciano pochi dubbi. Ornella Corazza, professoressa ordinaria in materia di Dipendenze e direttrice del laboratorio “Addiction Science Lab” al dipartimento di Psicologia e scienze cognitive dell'Università di Trento e Olivier Rabin, direttore scientifico della Wada e Distinguished Visiting Professor presso UniTrento, hanno spiegato che, anche grazie alle nuove tecnologie, spesso si inseguono modelli corporei perfetti sino a far diventare l’esercizio fisico un’ossessione e acquistare dei prodotti accattivanti ma molto nocivi per la salute.
Nella foto: Olivier Rabin, Ornella Corazza [ Archivio Ufficio Stampa PAT]

L’evento è stato organizzato dall’Università degli studi di Trento e introdotto da Paolo Bouquet, in duplice veste di delegato del Rettore allo sport e componente del Coordinamento olimpico trentino. Presenti in sala anche il vicepresidente del Coni Trento Massimo Eccel, il presidente del Cip Massimo Bernardoni, Jeroen Andre Filip Vaes direttore del dipartimento di Psicologia e scienze cognitive dell’Università di Trento (il quale ha affermato che l’Università di Trento aprirà una Laurea Triennale in Scienze motorie, sport e benessere dal prossimo anno accademico, e il Coordinatore del Coordinamento olimpico trentino Tito Giovannini: “Il Sistema Trentino è focalizzato sull’organizzazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2026 – ha spiegato Giovannini -. Quelli come questo, sono tra i progetti più importanti che metteremo a terra. Si tratta di una serie di eventi, progetti, idee e infrastrutture che garantiscono l’eredità olimpica dal punto di vista culturale. Il Trentino ha organizzato il primo evento di questo tipo, ovvero il percorso espositivo triennale "Anelli di congiunzione" di cui la mostra "Records" costituisce la prima tappa, ed è tra i primi a mettere in campo esperienza e ricerca scientifica per costruire un Paese migliore”.

Nella sua analisi, Corazza ha spiegato come in rete e sui social troppo spesso si trovino contenuti che propongono modelli inarrivabili. Uno di questi è la fitspiration, un trend che mostra donne dai corpi molto magri e uomini molto muscolosi con l’intento di invogliare chi guarda all’attività fisica. I soggetti più vulnerabili, però, finiscono per svolgere l’esercizio fisico in maniera ossessiva solo per raggiungere il risultato sperato e ad acquistare sostanze dopanti o medicinali per aumentare la massa muscolare, per perdere peso o avere più energie. I dati presentati affermano che il 40% degli studenti sportivi intervistati nell’era pre-Covid ha acquistato prodotti online per migliorare la propria corporatura. Se nella maggior parte dei casi si è trattato di integratori, non sono mancati anche anfetamine o farmaci d’abuso, acquistabili online senza bisogno di prescrizione medica ma magari ritirati dal commercio e molto dannosi per l’organismo. Durante la pandemia le cose non sono migliorate: il 4,3% si è detto dipendente dall’esercizio fisico, il 18% ha sofferto di disturbo da dismorfismo corporeo, il 24% mostrava una bassa stima di se stesso, mentre il 28% ha ammesso di aver fatto ricorso a sostanze per migliorare il proprio aspetto fisico.

In seguito, Olivier Rabin ha illustrato la storia, il ruolo, la filosofia e l’evoluzione nel tempo dell’agenzia mondiale antidoping - la Wada - soffermandosi sulle attività attuali (programma di ricerca scientifica, lista delle sostanze proibite, passaporto biologico degli atleti, laboratori antidoping) e sui criteri utilizzati per definire una sostanza proibita.

Rassegna stampa ad uso interno: Articolo da Il T e Corriere del Trentino - 19.03.2024

(pt)


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