
Il progetto nasce da un’intuizione semplice ma potente: trasformare gli spazi ospedalieri da luoghi di sofferenza a luoghi di cura anche attraverso l’arte. Le pareti del pronto soccorso si sono così riempite di pannelli fotografici realizzati dai pazienti della comunità di Villa Ischia, frutto di un percorso arteterapico che ha unito natura, colore e parole. I pannelli sono il frutto di una selezione di scatti che raccontano il territorio e la natura attraverso lo sguardo di chi ogni giorno si impegna per attivare la dimensione sana e creativa di sé, quella capace di ritrovare equilibrio e bellezza anche nei momenti di fragilità.
Le immagini, ispirate ai principi della biofilia – la naturale connessione dell’essere umano con la vita e la natura – sono accompagnate da parole dalle «alte frequenze emotive», capaci di evocare calma e benessere. Colori e termini scelti con cura diventano quindi parte integrante di un processo che la scienza riconosce: guardare la bellezza riduce ansia, stress e percezione del dolore. Anche l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) attraverso una serie di studi ha individuato un ruolo importante per le arti nella prevenzione e promozione della salute, ma anche nella gestione di diverse patologie. Osservare un’opera d’arte, soprattutto se integrata con elementi naturali, favorisce il rilascio di dopamina, il neurotrasmettitore che regola l’umore e promuove il benessere psicofisico.
Il progetto intende quindi valorizzare la dimensione terapeutica della bellezza, portando gli sguardi e le opere dei pazienti di Villa Ischia negli spazi del pronto soccorso. In questo modo si crea un dialogo visivo tra luoghi di cura, capace di offrire sollievo tanto ai pazienti quanto al personale sanitario, in un processo condiviso di arteterapia. Con il progetto «L’arte cura tutti», la collaborazione tra ospedale e comunità mostra che la cura è un atto collettivo, fatto di sguardi, di empatia e di gesti condivisi. Perché anche nei luoghi dove si combatte il dolore, c’è spazio per la bellezza, e spesso è proprio da lì che comincia la guarigione.