Premio “Caterina De Cia Bellati Canal” – La prima premiazione sotto la gestione dell’Istituto Culturale Ladino “majon di fascegn”
L’Istituto Culturale Ladino “majon di fascegn” ha fatto onore alla ricerca e alla letteratura delle Alpi
Bella partecipazione alla cerimonia del Premio “Caterina De Cia Bellati Canal” 2025 che si è svolta sabato 15 novembre presso la sede dell’Istituto Culturale Ladino “majon di fascegn” a San Giovanni di Fassa/Sèn Jan. Il Premio “Caterina De Cia Bellati Canal” è un riconoscimento annuale istituito nel 2007 dall’ingegner Alberto De Cia in memoria della moglie, la contessa Caterina De Cia Bellati Canal, glottologa e studiosa della lingua di Timau/Tischlbong.
Per la prima volta l’organizzazione del Premio è stata curata dall’Istituto Culturale Ladino “majon di fascegn”, che da quest’anno coordina l’iniziativa in collaborazione con l’Istitut Ladin Cesa de Jan di Colle Santa Lucia/Col, l’Istitut Ladin Micurà de Rü di San Martino in Badia/San Martin e la Libera Università di Bolzano.
La direttrice dell’Istituto Ladino di Fassa, Sabrina Rasom, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di aver coordinato questa prima edizione del Premio sotto la direzione della Majon di Fascegn, insieme agli altri istituti ladini e alla Libera Università di Bolzano. Lo abbiamo fatto con uno spirito di condivisione e collaborazione che da qualche anno sta dando nuova linfa al dialogo interladino e ai rapporti con le realtà alpine circostanti. Desidero ringraziare l’esecutore testamentario del Premio, il dottor Emilio Baresani, per aver scelto l’Istituto Ladino di Fassa per dare un futuro a questo importante riconoscimento.”
I contributi pervenuti sono stati 15 di cui 9 tesi e 6 pubblicazioni, tutte di livello molto alto e con contenuti che spaziano dalla linguistica, all’economia, all’antropologia, alle leggende. Visto il notevole valore scientifico delle ricerche presentate, la commissione ha ritenuto di proporre ai partecipanti di pubblicare le tesi, come articoli scientifici o come pubblicazioni indipendenti, nelle riviste scientifiche degli Istituti.
Il primo premio è stato assegnato a Chiara Chiocchetti, per la tesi dal titolo “Evolution italienischer Gletscherski-Destinationen” (Evoluzione delle destinazioni sciistiche su ghiacciaio italiane). Il lavoro è stato giudicato di grande valore scientifico poiché affronta con metodo moderno e rigoroso temi di attualità ambientale ed economica, offrendo un contributo innovativo all’analisi dei territori alpini in comparazione con altre zone d’oltralpe.
Il secondo premio è andato a Valeria Bernardi con la tesi in ladino dal titolo “Prejёnza y funzion dl ladin gherdёina tla lies di jёuni dla valeda dal pont de ududa dla trasmiscion linguistica” (Presenza e funzione del ladino gardenese nelle associazioni giovanili della valle dal punto di vista della trasmissione linguistica). Il contributo è stato premiato per l’approccio originale al tema del volontariato giovanile come strumento di trasmissione linguistica al di fuori del contesto familiare, con un approfondito inquadramento storico sul volontariato in area tirolese-austriaca.
Il terzo premio è stato conferito ad Antonio Ballarini, autore della pubblicazione “Da un altro tempo. Frammenti di folklore attraverso la (ri)scrittura di otto leggende popolari delle Alpi”. L’opera è stata apprezzata per la capacità di reinterpretare la tradizione popolare in chiave contemporanea, mantenendone intatti i valori fondanti.
Complessivamente, il Premio ha messo in palio un montepremi di 6.000 euro suddiviso tra le tre categorie previste.
Il Premio “Caterina De Cia Bellati Canal” conferma la propria vocazione di valorizzazione delle specificità antropologiche, culturali e linguistiche dell’arco alpino, sostenendo la ricerca e la produzione scientifica in questo ambito. La prossima edizione nel 2026.
(S.Ra.)
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