Giovedì, 18 Febbraio 2016 - 15:40 Comunicato 261

Il progetto per lo sviluppo di Internet veloce sul territorio è in linea con gli obiettivi europei
In stretto coordinamento con l’Europa, al Trentino sono stati assegnati dal Governo oltre 47 milioni di euro per lo sviluppo della banda ultra larga

E’ emersa oggi a Bruxelle una forte comunione di intenti tra il presidente Ugo Rossi e Roberto Viola, direttore generale della DG Connect, responsabile dell’Agenda Digitale Europea, sull’attuazione del progetto per lo sviluppo della banda ultra larga sul territorio. Il momento di coordinamento con la Commissione Europea arriva subito dopo l’approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni dell’accordo quadro per lo sviluppo della banda ultra larga sul territorio nazionale che prevede oltre 47 milioni di euro in risorse aggiuntive per il Trentino finalizzate al raggiungimento degli obiettivi europei per il 2020. Rossi, a seguito dell’incontro odierno di Bruxelles con Viola e gli europarlamentari, ha evidenziato che “Il Trentino si conferma a come uno dei territori maggiormente virtuosi nel progetti di digitalizzazione, grazie ad un piano di sviluppo credibile. L’interessamento della Commissione Europea così come la decisione della Conferenza Stato Regioni confermano la bontà del nostro impegni e gli investimenti effettuati in questi anni dalla Provincia autonoma di Trento”.

In pochi giorni la Provincia autonoma di Trento incassa due importanti risultati per la prosecuzione del progetto per portare la banda larga a 100 Megabit su tutto il territorio. La scorsa settimana la Conferenza Stato-Regioni ha approvato l’accordo finalizzato allo sviluppo della banda ultra larga in Italia assegnando al Trentino oltre 47 milioni di euro di risorse, che si vanno ad aggiungere ai 67 milioni approvati dalla Giunta Provinciale nell’aprile del 2015. Ed è di oggi la notizia che Roberto Viola, Direttore Generale della DG che si occupa della digitalizzazione in Europa, ha offerto la collaborazione al Presidente Ugo Rossi per proseguire insieme nel cammino coordinando al meglio il progetto trentino con quello delle regioni più avanzate, in modo che si mantenga una delle migliori prassi territoriali.

L’accordo quadro con il MiSE e le risorse nazionali

Alla riunione della Commissione Agenda Digitale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che si è svolta a Roma negli scorsi giorni ha partecipato per la Provincia autonoma di Trento l'assessore alle infrastrutture e all'ambiente Mauro Gilmozzi. La Commissione ha elaborato assieme al Ministero per lo Sviluppo Economico ed alla Presidenza del Consiglio la proposta di accordo quadro poi ratificata dalla Conferenza Stato Regioni, che verrà formalizzata con delibera del CIPE entro il 30 aprile prossimo. L’obiettivo è di raggiungere la copertura totale del territorio nazionale con connessioni ad almeno 30 Megabit e la copertura dell' 85% della popolazione con connessioni a 100 Megabit. L’accordo quadro distribuisce circa 1 miliardo e ottocento milioni di risorse, così ripartite: 1,56 miliardi di euro dal Fondo Sviluppo e Coesione per le regioni e province autonome del nord e 233 milioni dai fondi PON per le regioni del sud. Al Trentino sono stati assegnati oltre 47 milioni di euro che si vanno ad aggiungere ai 67 milioni deliberati dalla Giunta Provinciale nell’aprile 2015.
“Grazie alle risorse nazionali – ha riportato l’assessore Gilmozzi – il Trentino potrà incrementare ulteriormente gli sforzi che già la Provincia sta sostenendo nelle aree a fallimento di mercato in modo da diffondere la banda ultra larga con connessioni di oltre 100 Megabit su tutto il territorio”. E’ prevista a breve  la stipula di un accordo di programma tra la Provincia e il MiSE per definire le modalità di attuazione degli interventi con il supporto della società di sistema Trentino Network.
Gli interventi previsti per lo sviluppo della rete nelle "aree bianche" (a fallimento di mercato, ovvero le valli periferiche) beneficeranno quindi di queste ulteriori risorse, che si vanno ad aggiungere agli investimenti che la Provincia ha già messo in campo a partire dalla scorsa estate, oltre agli interventi degli operatori privati nelle cinque principali aree urbane del territorio (le cosiddette aree nere): Trento, Rovereto, Alto Garda e Pergine Valsugana.

Lo stato di attuazione degli interventi della Provincia

In seguito all’approvazione del Piano di indirizzo sulla banda ultra larga da parte della Giunta provinciale e lo stanziamento di 67 milioni di euro previsti nella manovra di assestamento del bilancio, la Provincia autonoma di Trento ha da tempo dato avvio ad una serie di azioni urgenti per garantire una velocità di connessione da 30 a 50 Megabit a tutte le utenze e connessioni ad almeno 100 Megabit alle utenze aziendali, artigianali, turistiche ed ai professionisti sparsi sul territorio ed agli istituti scolastici.
Già dal maggio scorso sono stati attivati gli incentivi alla domanda per 16 milioni di euro per il tramite del riconoscimento di un credito di imposta agli utenti che attivano connessioni ad almeno 100 Megabit. Questa misura consente di incentivare la diffusione di connessioni a banda ultra larga nelle utenze private dotate di Partita Iva, tramite il riconoscimento di un credito di imposta fino al 50% finalizzati all’adeguamento degli impianti tecnologici di rete interna e per la migrazione alle connessioni ad almeno 100 Megabit. Inoltre, conformemente alla normativa comunitaria sugli aiuti di Stato è stata svolta dal 29 luglio al 16 settembre 2015 una consultazione pubblica con gli Operatori del settore, al seguito della quale la Provincia ha pubblicato il primo bando ad incentivo per portare il servizio a 30-50 Mbps nei comuni in aree bianche non previste nei piani degli Operatori. Il Bando prevede un importo massimo del contributo pari a euro 12.571.000 su fondi FEASR nell’ambito del Programma Operativo Regionale (POR) approvato dalla giunta provinciale (delibera numero 1487/2015 del 31 agosto 2015).

Gli interventi degli operatori privati

Proseguono celermente anche gli interventi autonomi degli operatori privati per sviluppare la rete a banda ultra larga nelle aree di mercato. La società Trentino NGN, controllata dal Gruppo Telecom Italia, che gestisce le infrastrutture di rete sul territorio trentino, negli  ultimi mesi ha accelerato lo sviluppo della rete in modalità FTTC (fibra agli armadi), che vedono già quasi completato l’intervento nella città di Trento (a breve si completerà con la collina est), uno sviluppo rapido a Rovereto, per poi proseguire con l’Alto Garda (Riva del Garda e Arco) e con Pergine Valsugana.

(mp)


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