
“Se il settore turistico in Italia va bene dobbiamo ringraziare gli imprenditori, che sono stati resilienti riuscendo a contrastare anche un ostacolo come la pandemia. La cifra di questo governo è quella di sostenere le imprese, aiutarle a creare ricchezza, che significa creare nuovi posti di lavoro. L’Italia è un piccolo puntino nel mondo, ma siamo una nazione meravigliosa. Nel passato è stato tutto incentrato sulla quantità, oggi il grande cambio di passo deve essere sulla spesa pro capite, perché non abbiamo bisogno di un turismo predatorio. Non parlo di lusso, ma di qualità dei servizi. Stiamo lavorando al decreto interministeriale che destinerà 110 milioni di euro ai contratti di sviluppo, includendo anche interventi di efficientamento energetico, un aspetto fondamentale per la sostenibilità del settore", ha dichiarato il ministro del turismo Santanchè.
Per la presidente Elisabetta Fabri, in Italia si parte da un territorio fertile, su cui è necessario creare condivisione per investire sul futuro. "Dobbiamo attrarre meglio i giovani, facendo scuole alberghiere di riferimento. Confrontiamoci assieme e creiamo una cultura dell’ospitalità", ha affermato, rilevando come, a suo avviso, "la questione degli affitti brevi al momento non è governata".
Secondo Bernabò Bocca il tema è da una parte legato alla qualificazione dei servizi, dall’altra dal potenziamento delle infrastrutture e dei trasporti. "I turisti - ha chiosato - devono avere la possibilità di raggiungere i luoghi di vacanza. Abbiamo delle bellezze da far conoscere, ma contiamo su un sistema di trasporti regionali che rende difficilmente raggiungibili tantissime destinazioni". Sul tema degli affitti brevi, invece, il presidente di Federalberghi è stato netto: "La concorrenza che gli appartamenti privati fanno agli alberghi è sleale. Chi destina un alloggio solo al turismo, dovrebbe chiedere il cambio di destinazione e avere gli stessi costi di un albergo".
Sulla questione degli appartamenti in affitto, il ministro Santanchè ha parlato della necessità di cambiare anzitutto narrazione, iniziando a raccontare le tante cose positive del Paese. “Il tema - ha detto - è dare giusto risalto alle nostre eccellenze, come fanno all’estero. Veniamo da un mondo in cui il turismo non era una priorità, oggi, grazie a questo governo, è un Ministero con portafoglio. Come ha detto la presidente Giorgia Meloni, dobbiamo diventare una superpotenza nel settore. La questione è complessa, ma vogliamo risolvere i problemi che ci sono e vediamo anche se quanto iniziato (penso all’introduzione dei Cin) funziona”.
“Se vogliamo sviluppare i nostri borghi e le nostre aree interne, dove si produce il 95% delle nostre eccellenze enogastronomiche, dobbiamo attrarre nuovi turisti altospendenti. Abbiamo enormi potenzialità, anche nel lavoro ci sono grandi opportunità per i nostri giovani. Come governo e ministero ci sono ancora tantissime cose da fare: dobbiamo mettere a reddito il patrimonio che abbiamo”, ha quindi concluso il ministro.