Nella sala del Centro di aggregazione di Andalo, un pubblico composto da cittadini, rappresentanti degli enti locali dell'Altopiano e dell'APT ha potuto approfondire direttamente con gli organizzatori logistica, numeri, opportunità ed eventi collegati all'appuntamento olimpico. L'incontro, moderato dai giornalisti Sara Ravanelli e Mauro Bonvecchio, è stato aperto dagli interventi del sindaco di Andalo Alberto Perli e dal presidente della Comunità della Paganella Arduino Zeni. Nelle loro parole, il ruolo formativo dello sport per i giovani e l'importanza del coinvolgimento dell'intero territorio nell'avventura a cinque cerchi.
E le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 saranno le più “diffuse” della storia, abbracciando un'area di 22 mila km quadrati con cinque cluster (Milano, Valtellina, Val di Fiemme, Anterselva e Cortina), sette villaggi olimpici e tre villaggi paralimpici. Riporteranno per la terza volta i Giochi invernali in Italia dopo Cortina d’Ampezzo (1956) e Torino (2006). Circa un terzo delle medaglie in palio saranno assegnate proprio in Trentino, che ospiterà 21 competizioni olimpiche fra sci di fondo, salto speciale e combinata nordica e 39 competizioni paralimpiche, fra para cross-country e para biathlon. Saranno invece 18.000 (2.580 per il cluster Val di Fiemme) le ragazze e i ragazzi che potranno vivere da volontari l'appuntamento olimpico.
A chiudere l'evento ad Andalo sono state le testimonianze di atlete e atleti del territorio: Orietta Bertò, medaglia di bronzo ai Mondiali 2024 di wheelchair curling specialità mixed double, Alessandro Daldoss, ex paralimpico di sci alpino, Carlo Tacchini, canoista medaglia d'argento alle Olimpiadi di Parigi 2024 e Francesco Libera, atleta velocista. Nei loro interventi la “magia” dei Giochi, sogno di ogni sportivo, e l'importanza di superare i propri limiti per raggiungere sempre nuovi traguardi.
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