Venerdì, 17 Ottobre 2014 - 02:00 Comunicato 2610

Si è svolto stamane a Rovereto nella sede di Trentino Sviluppo un focus su
IMPIANTI A FUNE, SICUREZZA NEL TEMPO ELEMENTO FONDAMENTALE

Stamane, nella sede di Trentino Sviluppo, si è svolto un convegno organizzato dal SIF (Servizio Impianti a Fune) della Provincia autonoma di Trento e dall'Ordine degli ingegneri provinciale, in collaborazione con l'Associazione Italiana Prove non Distruttive. All'incontro è intervenuto l'assessore all'agricoltura, foreste, turismo e promozione, caccia e pesca Michele Dallapiccola. L'argomento del convegno riguarda le garanzie di sicurezza degli impianti, anche con elementi che supereranno la vita tecnica, destinati a restare in esercizio ancora per anni. Uno strumento di aggiornamento e discussione particolarmente necessario specie per il momento contingente che il settore funiviario sta attraversando, dove la decisa contrazione degli investimenti destinati a finanziare la sostituzione e il rifacimento dei vecchi impianti deve "fare i conti" con l'esistente senza però rinunciare alla garanzia totale di sicurezza. Molti gli interventi: dal rappresentante del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti G. Vidigni, al dirigente del servizio infrastrutture funiviarie della regione Valle d'Aosta G. Zoppo, dal consulente tecnico dell'associazione esercenti funiviari della Svizzera R. Pesciallo, dal presidente nazionale dell'ANEF, Associazione Nazionale Esercenti Funiviari V. Ghezzi, ai rappresentanti del mondo funiviario privato, Doppelmayr con D. Veronesi, Leitner con M. Mattivi, dall'ingegnere funiviario libero professionista F. Levi, dagli esperti di controllo in sede di scadenza E. Cechet, ai colleghi preposti alla sicurezza in sede di proroga degli impianti R.Toros. A coordinare la giornata del convegno Fabio Degasperi dirigente del servizio impianti a fune e componente del Comitato scientifico del Convegno dedicato a questo settore. Con lui fanno parte del comitato scientifico anche Claudio Caneva, Università La Sapienza di Roma, Giacinto Porco Università della Calabria e presidente dell' Associazione Italiana Prove non distruttive Monitoraggio Diagnostica (AIPnD) e Aldo Canova del Politecnico di Torino e presidente del Consiglio Scientifico di AIPnD-

"Saluto e ringrazio tutte le persone presenti in sala, siete davvero tanti, voi rappresentate una buona parte dell'economia di montagna che non vive senza questi mezzi di trasporto. Sono orgoglioso di rappresentare questo settore che senza dubbio in Trentino si è evoluto molto, merito anche di chi mi ha preceduto. In questo settore la responsabilità è doppiamente grande, trasportiamo vite umane e generiamo economia. Con il convegno di oggi aumentiamo questa responsabilità e aggiorniamo e miglioriamo la competenza vostra, coloro che si occupano di impianti a fune. Una maggiore responsabilità perché nonostante le contrazioni economiche continuiamo con gli impianti ad incentivare il turismo: gli impianti a fune servono anche al turismo estivo, non solo a quello invernale e dunque sono una grande opportunità di sviluppo del turismo montano e generano un'importante parte di pil (prodotto interno lordo) del turismo. Siete voi a lavorare per la sicurezza delle persone. Come potete immaginare non avremmo nei prossimi anni opportunità di fare impianti nuovi ma quella di garantire piena sicurezza in tutti i caroselli. Far crescere un sistema di rete anche per la sicurezza per continuare ad essere all'avanguardia. Buon lavoro a tutti", così l'assessore Michele Dallapiccola accompagnato dal dirigente del dipartimento cultura, turismo, promozione e sport Sergio Bettoti. Subito dopo l'assessore il vicepresidente di Trentino Sviluppo Fulvio Rigotti ha portato il suo saluto. Coordinatore del convegno il dirigente del Servizio impianti a fune Fabio Degasperi.
Il tema del convegno, "Il contributo dei controlli non distruttivi per garantire nel tempo la sicurezza degli impianti a fune", coinvolgendo aspetti riguardanti la responsabilità e i costi, oltre che gli ambiti tecnici, è decisamente attuale e sentito, vista - anche - la folta partecipazione. Va, peraltro, sottolineato che gli incidenti su tale versante sono pochissimi e per la maggior parte dovuti al comportamento degli utenti e non a cedimenti dei componenti degli impianti. Il convegno di oggi offre un'interpretazione dell'argomento da più punti di vista: da quello normativo a quello espressamente tecnico, sia per la progettazione e durata in opera del componente, sia per il suo controllo, senza perdere di vista l'impegno economico riconosciuto da tutti e necessario a creare la "sicurezza" sostanziale del trasporto funiviario. Nel momento contingente i rinnovi integrali degli impianti a fune, sostenuti direttamente dai privati, sono ormai ridotti a poche unità. Diventa quindi generalizzata, per necessità, l'esigenza di proseguire l'esercizio con gli impianti attuali, anche se in scadenza di revisione o di vita tecnica. E' a tutti nota la possibilità di usufruire, a determinate condizioni, di una proroga fino a quattro anni (+1) delle scadenze, procedendo a controlli non distruttivi sui vari organi, corrispondenti mediamente a quanto si esegue in occasione delle revisioni speciali quinquennali, eventualmente integrati da prove aggiuntive. Durante il convegno si discute sulle procedure, modalità di controllo e di valutazione sugli esiti (fs).

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